venerdì 26 febbraio 2010

Non informazione, ma distorsione

Il TG1 di oggi ha parlato di assoluzione per l'avvocato inglese David Mills, coimputato di Silvio Berlusconi, coinvolto nel processo per corruzione. Nulla da dire se non fosse che David Mills non è stato assolto, ma il suo reato è stato riconosciuto prescritto, il che vuol dire che David Mills è colpevole del reato ascritto, ma non può essere più perseguito a causa della prescrizione del reato.

Ho iniziato quest'articolo così perchè penso sia emblematico dello stato in cui versa l'informazione nel nostro Paese. E questo è un esempio, per così dire, politico, ma la disinformazione viaggia su molti fronti. Primo fra tutti, il fronte economico protagonista di una crisi molto dura che sta presentando risvolti tragici. In secondo luogo, molte vicende vengono oscurate e vengono posti in evidenza solo benessere e felicità.

Da cittadino italiano mi vergogno, per molti aspetti, di avere un tipo di informazione che privilegia gli aspetti positivi, marginando il resto perchè negativo e quindi perchè potrebbe portare la gente a riflettere e a pensare. Quando io vedo in televisione che mi dicono che la crisi è finita e che i problemi sono solo figli di una tragicità che accomuna gli oppositori politici, mi sento male. Perchè? Perchè mi affaccio dal balcone e vedo con i miei occhi. Vedo negozi chiudere, vedo case in vendita che nessuno compra, vedo macchine sequestrate messe in mostra, vedo persone che chiedono la carità e vedo persone costrette a rivolgersi al parroco perchè non hanno da mangiare nemmeno il pane per i bambini. Allora, mi chiedo: ma l'informazione non dovrebbe aiutarci a denunciare questo stato di cose? Sono un illuso a pensare che un servizio pubblico mi dovrebbe aiutare, informandovi su quello che realmente accade, in modo tale che possa io scendere e dare il mio aiuto? E' possibile che devo aspettare che un gruppo di persone venga in Chiesa pregandoci di dare un aiuto che non vedono?

Io mi sono sentito male nel sentire queste notizie perchè mi fa male pensare ad un mondo che ancora continua ad essere dominato dalle ingiustizie e dal potere di pochi. Mentre i telegiornali mostrano le ville lussuose, gli yacht sfavillanti e le nuove macchine appena prodotte, metà della popolazione vive tra la miseria e la povertà, tra chi riesce a malapena ad arrivare a fine mese e chi invece non ha nemmeno i soldi per arrivare alla prima settimana del mese! 

Mi sono sentito male quando ho visto l'Abruzzo con occhi diversi da quelli che i telegiornali mi avevano costruito. Ho visto la gente che non se la spassava. Ho visto la gente in lacrime perchè tradita. Ho visto la gente gridare ed offendere i giornalisti. Dovrei dire che non bisogna offendere nessuno, ma chi glielo dice a loro che accendono la TV e vedono che stanno bene grazie al governo, quando invece stanno soffrendo? Le macerie sono ancora lì, a ricordare loro quella notte tremenda: una notte in cui hanno perso la casa, la famiglia, i propri cari mentre c'era chi rideva nei letti, sfregandosi le mani per l'occasione imperdibile di poter lucrare. 

Molti mi dicono: "Svegliati, è così che va il mondo. Adeguati". Ma io dico che il mondo va così perchè noi lo mandiamo avanti così. Il mondo va così perchè ci siamo dimenticati i valori, ci siamo dimenticati la moralità e ci siamo dimenticati che noi siamo temporanei su questa terra e non eterni. Loro mi dicono  di svegliarmi, ma non sanno che i veri addormentati sono loro: perchè il male che compiono oggi, verrà pagato fino all'ultimo centesimo domani! E allora non ci saranno scuse, non ci saranno posti di lavoro da salvaguardare: perchè si è scelti di salvare la propria vita, ma a costo dell'anima!

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martedì 23 febbraio 2010

Situazioni disperate

Oggi, inauguriamo questo nuovo spazio, o meglio, questo nuovo look dell'angolo politico, con un paio di riflessioni. Inizialmente volevo porre l'accento sul fatto del giorno e cioè quell'ombra di corruzione che aleggia sul nostro sistema, ma questa mattina, ho letto una notizia che mi ha fatto cambiare idea. A Padova, un imprenditore non riesce a pagare gli operai e si uccide. Venti dipendenti da sei mesi senza stipendio. L’uomo, 45 anni, domenica ha deciso di dire basta: ha lasciato quattro lettere a socio, compagna e ai due figli e si è impiccato nel suo appartamento a Vo'.

Già in passato abbiamo affrontato la questione, o meglio l'emergenza economica a fronte di un disinteressamento globale, specialmente politico (capace sì di porre dei tamponi come la cassa integrazione, ma incapace di percepire il disagio e la povertà). Segnaliamo il grande aiuto, invece, offerto dalla Caritas che sta nutrendo centinaia e centinaia di persone rimaste senza cibo. Ma la situazione è drastica e dopo aver letto questa notizia, mi sono sentito un pò in colpa perchè abbiamo l'abitudine, in questi tempi, di scaricare le colpe sugli imprenditori che pensano a lucrare e non si interessano dei propri dipendenti e delle loro vite. Questa notizia dimostra invece che, come ogni cosa, ci sono delle eccezioni e cioè persone-imprenditori che hanno a cuore la sorte dei loro dipendenti, al punto da suicidarsi. Non fraintendetemi: MAI è legittimo il suicidio. E' solo che ho provato compassione per quest'uomo che poteva fregarsene dei suoi dipendenti (come molti) ed invece è arrivato al punto di togliersi la vita. Un gesto molto grave perchè la vita è dono di Dio e non siamo noi a decidere il momento della morte, ma Dio. Ecco perchè, approfitto di questa sede, per ribadire l'importanza dell'assistenza, del soccorso, dell'aiuto da parte di tutti noi e soprattutto, del mondo politico. Nel momento in cui sto in una situazione di crisi e non vedo via d'uscita, ho bisogno dell'aiuto del mio prossimo: non ho bisogno che il mio prossimo mi dica che la crisi sta finendo e che bisogna essere ottimisti. Me la prendo molto con le televisioni, con i giornali, con i politici che chiudono gli occhi e che vogliono chiudere gli occhi anche del popolo, tenendolo all'oscuro, drogandolo con programmi spazzatura e con finte promesse che non si avvereranno mai. 

La situazione reale è di un Paese che sta crollando e che non trova aiuto in chi dovrebbe garantirglielo. A me dispiace, perchè non vorrei provare mai questi sentimenti negativi, ma ci sono molte ingiustizie e i fatti di oggi, come l'inchiesta sulle corruzioni, sta mostrando il volto di queste ingiustizie. Noi vogliamo che sia dato aiuto a chi ha bisogno di aiuto, non solo nei momenti elettorali, ma sempre. Noi vogliamo che la persona sia posta al centro dell'attività politica ed economica e non che sia solo un contorno o un birillo o una pedina. L'uomo ha diritto a lavorare, l'uomo ha diritto a mantenere la propria famiglia con dignità: e questa non può essere comprata con false promesse e con spot elettorali. 

C'è bisogno di una nuova sinergia, c'è bisogno di un riavvicinamento tra istituzioni e mondo reale perchè altrimenti episodi simili, accadranno sempre di più, e alla fine, non verranno nemmeno più comunicate. A chi è in difficoltà, non si abbatta: la vita vale più di ogni cosa e niente può giustificarne la fine, se non la Volontà di Dio. Chiedete aiuto, se avete bisogno di parlare, noi siamo qui e molti altri sono lì per voi. La Caritas, ad esempio, sta dando un aiuto enorme fornendo viveri e generi alimentari. La dignità dell'uomo è anche saper vivere al di là di tutto: saper resistere alle intemperie e confidare nel Signore perchè chi confida in Gesù Cristo, non è mai solo. Ascoltiamo dunque, le parole del Santo Padre che, ci ricordano come potere e orgoglio non valgano niente e che invece conta la vita, la fede e la famiglia. 

E se c'è scelta, scegliete come vostro rappresentante un uomo onesto: non votate il logo, non votate il disegno, non votate il partito, ma votate l'uomo: sceglietelo con cura e non sottovalutate questo aspetto. In alcune regioni, come la Puglia, la scelta è stata fondamentale e quell'uomo politico ha potuto salvare la vita di moltissime persone. Quindi è un nostro dovere votare con criterio logico e non con criterio ideologico o pubblicitario o famoso. E se qualche politico, chissà per sbaglio, si trovi a leggere queste parole, pensi al risveglio della sua coscienza perchè essa ben presto, farà sentire la sua voce e tutto l'oro del mondo, non servirà per farla tacere. Gesù diceva: "A chi ha orecchi per intendere, intenda"

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