Il Papa segue “con molta apprensione i drammatici e crescenti episodi di violenza in Siria” che negli ultimi giorni stanno provocando numerosi morti. Ricorda “nella preghiera le vittime, fra cui ci sono alcuni bambini, i feriti e quanti soffrono le conseguenze di un conflitto sempre più preoccupante” e rinnova “un pressante appello a porre fine alla violenza e allo spargimento di sangue”:
“Invito tutti - e anzitutto le Autorità politiche in Siria - a privilegiare la via del dialogo, della riconciliazione e dell’impegno per la pace. E’ urgente rispondere alle legittime aspirazioni delle diverse componenti della Nazione, come pure agli auspici della comunità internazionale, preoccupata del bene comune dell’intera società e della Regione”.
Nella catechesi il Papa ha commentato il Vangelo di questa domenica in cui Gesù, “superando il divieto legale” tocca e guarisce un lebbroso. In questo gesto – ha detto – “c’è tutta la storia della salvezza, c’è incarnata la volontà di Dio di guarirci, di purificarci dal male che ci sfigura e che rovina le nostre relazioni”:
“In quel contatto tra la mano di Gesù e il lebbroso viene abbattuta ogni barriera tra Dio e l’impurità umana, tra il Sacro e il suo opposto, non certo per negare il male e la sua forza negativa, ma per dimostrare che l’amore di Dio è più forte di ogni male, anche di quello più contagioso e orribile. Gesù ha preso su di sé le nostre infermità, si è fatto 'lebbroso' perché noi fossimo purificati”.
Il Papa ricorda poi l’esperienza di San Francesco quando, peccatore, incontrò dei lebbrosi:
“In quei lebbrosi, che Francesco incontrò quando era ancora ‘nei peccati’, era presente Gesù; e quando Francesco si avvicinò a uno di loro e, vincendo il proprio ribrezzo, lo abbracciò, Gesù lo guarì dalla sua lebbra, cioè dal suo orgoglio, e lo convertì all’amore di Dio. Ecco la vittoria di Cristo, che è la nostra guarigione profonda e la nostra risurrezione a vita nuova!”.
Quindi, ha ricordato la memoria della Vergine di Lourdes, celebrata ieri. A santa Bernadette – ha affermato - la Madonna ha consegnato “un messaggio sempre attuale: l’invito alla preghiera e alla penitenza”:
“Attraverso sua Madre è sempre Gesù che ci viene incontro, per liberarci da ogni malattia del corpo e dell’anima. Lasciamoci toccare e purificare da Lui, e usiamo misericordia verso i nostri fratelli!”.
Infine, il Papa augurando ai presenti una buona domenica e una buona settimana ha dato appuntamento all'Angelus di domenica prossima, una "domenica - ha auspicato - senza neve".
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