Da: Radio Vaticana
L’Africa è il continente della speranza per la Chiesa: è quanto sottolineato da Benedetto XVI nel discorso alla Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, ricevuta stamani in Vaticano. Il Papa ha quindi esortato la comunità internazionale a rafforzare l’impegno per combattere la povertà che affligge i popoli africani del Sahel, a causa della desertificazione. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Benedetto XVI esprime preoccupazione per le difficoltà della popolazione del Sahel. Negli ultimi mesi, osserva, l’area “è stata gravemente minacciata” da una significativa “diminuzione delle risorse alimentari e dalla carestia causata dalla mancanza di pioggia e dall’avanzamento del deserto”:
J’exhorte la communauté internazionale…
Il Papa esorta la comunità internazionale ad “occuparsi seriamente dell’estrema povertà di queste popolazioni le cui condizioni si vanno deteriorando”. E non manca di incoraggiare e sostenere gli sforzi degli organismi ecclesiali che lavorano nella zona. Si sofferma così sull’attività della Fondazione, voluta 28 anni fa dal Beato Karol Wojtyla. Dal Papa l’invito a rinnovarsi, mettendo al centro la formazione cristiana e professionale dei propri operatori. Ancora, il Pontefice mette l’accento sulla dimensione della preghiera che sempre deve guidare le attività della Fondazione:
La charité doit promovoir toutes nos actions…
“La carità – soggiunge – promuova tutte le nostre azioni”. Non si tratta, avverte, di “voler fare un mondo a nostra misura, ma di amarlo”. Per questo, spiega, la Chiesa non ha come vocazione principale “trasformare l’ordine politico o cambiare il tessuto sociale”. Vuole invece “portare la luce di Cristo” ed è “lui che trasformerà tutto e tutti”. Il Papa incoraggia dunque con forza i popoli africani. Spesso, osserva, si descrive l’Africa “in modo riduttivo” e “umiliante” come se fosse “il continente dei conflitti e dei problemi infiniti e insolubili”:
Au contraire, l’Afrique qui accueille…
“Al contrario – afferma – l’Africa che oggi accoglie la Buona Novella è per la Chiesa il continente della speranza”. Per noi, soggiunge, “l’Africa è il continente del futuro”. Ed ha così ripetuto l’esortazione pronunciata nel suo viaggio in Benin dell’anno scorso: “Africa, diventa Buona Novella per il mondo intero”.
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10 anni fa
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