"Il Papa lascia l’isola sotto l’acqua, che “mancava ed era necessaria” ha detto nel suo saluto il presidente, Raúl Castro, ma con la speranza che la luce del Signore rafforzi l’anima cubana, i suoi valori più nobili, per fondare una società di ampi orizzonti, rinnovata e conciliata. Ma Benedetto XVI, per la prima volta in terra cubana, condanna l’embargo economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti all’isola:
“Situación que se ve agravada cuando medidas económicas restrictivas…
Situazione che risulta aggravata quando misure economiche restrittive imposte dal di fuori del Paese pesano negativamente sulla popolazione (...) Continuerò a pregare ardentemente affinché continuate il vostro cammino e Cuba sia la casa di tutti e per tutti i cubani, dove convivano la giustizia e la libertà, in un clima di serena fraternità".
Il rispetto e la cura della libertà che palpita nel cuore dell’uomo, ha proseguito il Papa nel suo discorso di congedo da Cuba, è imprescindibile per rispondere alle esigenze fondamentali della sua dignità e costruire così una società nella quale ciascuno si senta protagonista del futuro della propria vita, della propria famiglia e patria:
“La hora presente reclama de forma apremiante que en la convivencia…
L’ora presente reclama in modo urgente che, nella convivenza umana , nazionale e internazionale, si eliminino posizioni inamovibili ed i punti di vista unilaterali che tendono a rendere più ardua l’intesa ed inefficace lo sforzo di collaborazione”.
Serve un dialogo paziente e sincero per cercare i punti che uniscono tutti, tramite una volontà sincera di ascolto per rinnovare in modo autentico, con il Vangelo, la vita personale e sociale.
In precedenza, all’ora di pranzo, l’incontro con il comandante Fidel Castro, nella nunziatura a L’Avana. L’ex leader cubano, oggi impegnato a scrivere libri, ha espresso al Papa la sua gioia per la Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II, due amici del popolo cubano che Castro ha conosciuto. Padre Federico Lombardi era presente all’incontro:
“Il comandante Fidel desiderava molto incontrare il Santo Padre per porgli diverse domande, tra queste alcune riguardavano la Chiesa e il servizio del Santo Padre, altre più in generale la situazione dell’umanità oggi: le sue sfide, le difficoltà che la scienza ha di dare le risposte che l’umanità attende, i problemi del dialogo interreligioso”.
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