sabato 31 luglio 2010

La politica dell'amore?

 Ci viene spontaneo intervenire sulla situazione politica attuale. In questi giorni si sta consumando una vera e propria crisi di governo che ha condotto all'allontanamento di dissidenti dal partito del Popolo della Libertà. Alcuni mesi or sono, questi signori si erano autodefiniti membri del partito dell'amore. Tutti noi pensavamo fosse una cosa buona, peccato che il partito dell'amore è una mini bufala che si è trasformata nel partito dell'odio e del rancore.

Una cosa ci viene spontanea da sottolineare: perchè questo disgregamento? A vedere bene i fatti c'è da piangere: il motivo dell'allontanamento consta nel aver protetto la legalità? Ho visto il Presidente della Camera Gianfranco Fini, mettersi di traverso su questioni importanti come il rispetto della legalità, il diritto di stampa, il diritto di cronaca, il rispetto delle istituzioni (cose che anche noi, quando abbiamo potuto, abbiamo difeso). Allora mi son chiesto perchè allontanare qualcuno che difende i valori per cui il partito è nato? E' paradossale che venga "cacciato" chi difende i valori mentre si difende a spada tratta chi delinque e corrompe. Così può passare l'idea malsana che la politica ami difendere la corruzione perchè su di essa è fondata. E' questa un idea brutta, ma che si va diffondendo in mezzo ad un popolo sempre più sconcertato e privo di punti di riferimento a livello politico. Se questa deve essere la politica dell'amore, perchè il popolo è abbandonato a sé stesso? Perchè nessuno si interessa dei poveri cassintegrati? Perchè il peso delle crisi lo devono sopportare i poveri mentre i ricchi continuano a sfoggiare lusso e ricchezza? Perchè si continuano ad approvare leggi di cui il popolo non sente il minimo bisogno? A queste domande, ci piacerebbe ricevere risposta da chi dice di essere difensore dei valori e del popolo.

Vista la nostra vicinanza al quotidiano dei Vescovi "Avvenire", ecco uno stralcio del loro intervento sulla situazione: "Un terremoto politico del quale è difficile per ora valutare appieno le conseguenze". Sul quale si possono trarre già alcune conclusioni: "Si sta disgregando il progetto di un sistema politico bipartitico, mentre si attenua anche la concezione del bipolarismo basata sull'autosufficienza, spesso esibita con una certa arroganza verbale poi smentita dai numerosi scivoloni parlamentari". La maggioranza di centrodestra appare oggi esplicitamente friabile, mentre le opposizioni divergono sulla soluzione da dare a un'eventuale crisi formale del governo. Il rischio maggiore è quello di una soluzione di paralisi".

Tutto questo ci porta a riflettere: è proprio vero che l'unico partito e l'unica politica dell'amore sono Gesù Cristo e la Sua Chiesa ...

di Angel 


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1 commenti: on "La politica dell'amore?"

Angel ha detto...

Il pensiero mio coincide con il tuo anche in questo campo. Un caro saluto a te!

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