Oggi ci addentriamo in una coltre di fango e di nube che molti chiamano "Tangentopoli 2.0". Poco più di diciotto anni fa, nel 1992, l'Italia veniva devastata dall'inchiesta giudiziaria "Mani Pulite" che aveva comportato lo scoperchiamento del vaso di pandora: corruzioni e tangenti per finanziamento illecito dei partiti politici.
A vederla così, sembra che Tangentopoli sia stata quasi più nobile rispetto al fenomeno di questi giorni: infatti, mentre nell'era della Prima Repubblica si rubava per finanziare i partiti, oggi si ruba per finanziare sé stessi! Gli unici ad arricchirsi sono i ricchi e non i partiti politici.
Ma cosa sta accadendo? Sta accadendo che si è scoperto un nuovo vaso di pandora e che da questo vaso stanno uscendo molte ipotesi di corruzione e di imbrogli al fine dell'arricchimento personale. Si parla addirittura di conti all'esterno, in Lussemburgo.
Ma chi sono i responsabili? E' difficile a dirsi, ma all'interno di questa famosa "cricca" sembrerebbero esserci uomini politici, industriali, funzionari, artisti e chi più ne ha ne metta. Ciò che però fa male è il pensiero che uomini ricchi continuino ad arricchirsi, anche in maniera illecita e così arriviamo anche al paradosso che chi predica austerità nei conti, è il primo a non esser in grado di rinunciare alla sua ricchezza.
Infatti, in questi giorni, si parla di un piano di austerity e cioè una manovra finanziaria che serva a dare ossigeno ai conti dello Stato attraverso la chiusura dei rubinetti nell'erogazione di servizi. Si parlava di congelamento di pensioni e di riduzioni di stipendi pubblici nonchè di ritardo nell'erogazione delle liquidazioni. Tutte misura che servono per farci stringere la cinghia in un momento di difficoltà.
Solo che mentre ci si aspetta il buon esempio dai politici e dai dirigenti di questo Paese, noi ogni giorno ascoltiamo di nuovi scandali in ordine all'assegnazione di appalti, all'acquisto di case non fatturate, a "regali" compiuti a ministri senza sapere il corrispettivo ecc... Insomma, invece del buon esempio, vediamo solo un cattivo esempio in quanto i ricchi sono i primi che non vogliono perdere nemmeno un euro e sono i primi che continuano ad arricchirsi, nonostante la crisi. Alla fine, a pagare sono sempre i poveri che con la loro onestà pagano anche per i ricchi disonesti e criminali.
Questo fenomeno della "cricca" è una vergogna per questo Paese e spero che la politica abbia la forza per sradicare questo cancro che sta avvelenando le Istituzioni e che sta contagiando ogni settore della vita del Paese, al punto da spingere all'insana idea che è meglio evadere le tasse e rubare piuttosto che pagare e vivere onestamente. Auspichiamo una forte presa di posizione in ordine ai concetti di moralità ed etica che sembrano ormai solo dei lontani ricordi e che sembrano persino aver perso il loro significato a causa dell'abuso che se ne è fatto, in ordine al loro uso terminologico. Sarebbe bello se un giorno, la politica della cricca diventi la politica dell'uguaglianza sostanziale e dell'onestà intellettuale.
Ah, quando capiremo che il denaro è solo un tesoro di morte e che il vero tesoro è insito nell'aiutare i poveri e i bisognosi?
3 commenti: on "La politica della "cricca""
Piano di austerità? Non è bastato Prodi con il suo tanto osannato euro a farci stringere la cinghia?
Più austerity di così...
Mi sa che l'era prodiana non sarà niente in confronto ai mesi a venire...
Allora possiamo dire che siamo già preparati ad affrontare queste difficoltà, sempre perché Prodi ci ha abituati bene...
Lo Stato non ha fatto nulla per impedire l'innalzamento dei prezzi quando si è passati all'euro. Stessi stipendi, prezzi raddoppiati. Quello che prima costava 1,000 lire oggi costa 1 euro e cioè il doppio. Non possono farci questo dopo che ci hanno praticamente messi sul lastrico.
Ad ogni modo, tralasciando le polemiche, ricordi il messaggio della Regina degli Ultimi Tempi in cui diceva che ci sarebbero stati sette anni di crisi? Questo è secondo me solo l'inizio...
Riprendo la polemica... E noi che speravamo in un aumento di stipendio, guarda invece che bel regalino vogliono farci.
Mi auguro solo che tutta questa austerità faccia riscoprire alle famiglie la Fede in Dio... e spero che i bimbi piccoli non debbano fare la fame, dato che ci sono famiglie che già hanno difficoltà nel rifornirsi di cibo...
Un caro saluto.
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