venerdì 18 novembre 2011

Il Papa verso il Benin. Il saluto di Monti a Fiumicino

Da: Radio Vaticana


Il Papa, dunque, ha iniziato il suo viaggio in Benin. A salutarlo stamani, all'aeroporto di Fiumicino, il nuovo presidente del Consiglio italiano Mario Monti. L’arrivo alle 15.00 circa nell’aeroporto internazionale “Cardinale Bernardin Gantin” di Cotonou. Il 22.mo viaggio apostolico di Benedetto XVII, il secondo in terra africana, si inserisce nei festeggiamenti per i 150 anni dell’evangelizzazione del Paese. Tra gli eventi principali, la consegna dell’Esortazione apostolica che raccoglie quanto emerso nel secondo Sinodo dei Vescovi per l'Africa. Il servizio del nostro inviato, Massimiliano Menichetti:


Il caldo africano e un cielo che nasconde a tratti il sole offrono il loro benvenuto al Papa. Qui a Cotonou c’è chi ancora lavora per aggiustare strade sconnesse, sistemare transenne; si stendono striscioni soprattutto nei luoghi che visiterà il Santo Padre, si distribuiscono bandierine bianche e gialle. Secondo i quotidiani locali, circa 60mila pellegrini si sono aggiunti alla popolazione della capitale economica del Paese. Ad abbracciare il Papa lungo il percorso che va dall’aeroporto internazionale “Cardinale Bernardin Gantin” alla cattedrale, l’affetto della popolazione e tanti bambini, che dicono di voler vedere “l’uomo vestito di bianco che porta la pace”. Il tragitto è stato studiato in modo tale che tutti i distretti di Cotonou potranno beneficiare del passaggio di Benedetto XVI. 

Bloccati per tre giorni i mezzi pesanti in città, per motivi di sicurezza e di transito; a centinaia di venditori ambulanti e proprietari di chioschi è stato chiesto di non occupare aree. Continuano ad imperversare invece i fumosi e spericolati zemidjan, i motorini di Cotonou, principale mezzo di spostamento. La papamobile compie un doppio percorso, attraverso i due ponti sul canale tra la laguna Nokoué e l’Oceano Atlantico, per arrivare alla cattedrale di Nostra Signora della Misericordia, che spicca con le sue linee rosse e bianche: ad attenderlo, oltre 800 persone. Qui, il saluto dell’arcivescovo di Cotonou e presidente della Conferenza episcopale del Benin, mons. Antoine Ganyé, e il secondo discorso odierno del Papa dopo quello di arrivo in aeroporto. Ad accogliere Benedetto XVI, le scritte di benvenuto in francese e nelle lingue locali, lungo le strade, sui muri. Vicino al palazzo presidenziale anche quattro piccoli manifesti in lingua italiana che gridano “Viva il Papa”.

Per 46 ore Benedetto XVI si immergerà nei colori e sapori di un popolo povero economicamente, ma con la speranza nel cuore e la voglia di alzarsi, proprio come l’invito che fece il Papa al secondo Sinodo per l’Africa, due anni fa. Grande è l’attesa per la consegna dell’Esortazione post-sinodale, a Ouidah, che segue i lavori del Sinodo e che incarna i valori di riconciliazione, giustizia e pace, esortando l’Africa a seguire Cristo per vincere ogni sfida. La preghiera, la gioia e i suoni della “Grande Africa” accompagnano il Santo Padre in questo pellegrinaggio di speranza.

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