Da: Radio Vaticana
L'unità dei cristiani deve apparire con tutta la sua chiarezza nella storia perché il mondo creda: è quanto ha affermato il Papa oggi durante l'udienza generale nell'Aula Paolo VI in Vaticano. Benedetto XVI ha svolto la sua catechesi sulla preghiera che Gesù rivolge al Padre nell’Ora della sua glorificazione "perché tutti siano una cosa sola". Il servizio di Amedeo Lomonaco:
L’Ora iniziata con il tradimento di Giuda, e che culminerà nella salita di Gesù risorto al Padre - sottolinea Benedetto XVI - è “più di una domanda e della dichiarazione di piena disponibilità ad entrare nel disegno di Dio”:
“Gesù in quella notte si rivolge al Padre nel momento in cui sta offrendo se stesso. Egli, sacerdote e vittima, prega per se stesso, per gli apostoli e per tutti coloro che crederanno in Lui, per la Chiesa di tutti i tempi”.
La glorificazione che Gesù chiede per se stesso – spiega il Pontefice - è “l’ingresso nella più piena obbedienza al Padre”:
“Sono questa disponibilità e questa richiesta il primo atto del sacerdozio nuovo che Gesù, che è un donarsi totalmente sulla Croce e proprio nella Croce il supremo atto di amore è glorificato perché l’amore è la gloria vera, la gloria divina”.
Il secondo momento di questa preghiera è l’intercessione che Gesù fa per i discepoli che sono stati con Lui:
“Gesù dice al Padre: Essi non sono nel mondo, come io non sono nel mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità”.
Il terzo atto di questa preghiera sacerdotale – ricorda il Papa – distende lo sguardo fino alla fine del tempo:
“In esso Gesù si rivolge al Padre per decidere a favore di tutti coloro che saranno portati alla fede mediante la missione inaugurata dagli apostoli e continuata nella storia. 'Non prego solo per questi ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola'. Gesù prega per la Chiesa di tutti i tempi, prega anche per noi”.
La richiesta centrale della preghiera sacerdotale di Gesù dedicata a tutti i suoi discepoli è quella della futura unità di quanti crederanno in Lui. Tale unità – sottolinea il Pontefice – non è un prodotto mondano ma arriva “a noi dal Padre mediante il Figlio e nello Spirito”:
“L’unità dei cristiani è una realtà segreta che sta nel cuore delle persone credenti. Al tempo stesso, però, essa deve apparire con tutta la sua chiarezza nella storia. Deve apparire perchè il mondo creda ... deve apparire perché tutti siano realmente una cosa sola”.
Ricordando che questo dono dell’unità è stato invocato con forza in questa Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, il Papa sottolinea infine che nella preghiera sacerdotale di Gesù si compie l’istituzione della Chiesa:
“La Chiesa nasce dalla preghiera di Gesù. Questa preghiera, però, non è soltanto parola: è l’atto in cui egli ‘consacra’ se stesso e cioè ‘si sacrifica’ per la vita del mondo”.
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