giovedì 25 novembre 2010

Quando le teorie scientifiche barcollano

Oggi entriamo in un campo certamente non facilmente accessibile, come la scienza dell'evoluzione e la teoria darwiniana. Tale teoria era ed è il punto fondamentale utilizzato dagli atei per provare l'inesistenza di Dio. Ovviamente noi già sapevamo che la teoria scientifica non può mai giungere alla negazione di Dio perchè è ovviamente impossibile ed infatti, quello che maggiormente ci colpisce, è il fatto che si creda più a teorie scientifiche barcollanti e incapaci di dar una risposta seria e comprovata, piuttosto che alla verità evangelica che, non solo è sotto gli occhi di tutti (come la storia e il creato dimostrano), ma che è facilmente provabile all'interno di ognuno di noi, posto che la presenza di Dio può essere percepita da chiunque Lo cerca realmente.  Alla fine, l'unica scienza realmente innegabile è proprio quella della nostra fede che, nessun uomo, è stato mai capace di confutare in toto. E quando le teorie scientifiche barcollano, solo la fede rimane come fondamenta su cui poggiare i propri piedi, come han fatto molti scienziati in passato.
Quanto segue è un articolo inviatoci da un nostro caro amico e la cui fonte è il sito dell'Unione cristiani cattolici razionali.:



New York University: la teoria di Darwin non è più sostenuta dalla geologia.
In Evoluzione, darwinismo e creazione on 19 novembre 2010 at 19:11


Come sappiamo, la teoria del darwinismo è l'argomento principale con cui gli atei moderni giustificano la loro posizione esistenziale. Eppure non occorre certo essere dei creazionisti per riconoscere quanto la teoria di Darwin sia, anno dopo anno, sempre più barcollante e sempre meno utilizzata dal panorama scientifico per spiegare il processo evolutivo, nonostante l'accanimento di personaggi come Richard Dawkins. Uno dei colpi più importanti di quest'anno alla intoccabile ipotesi scientifica era stato sferrato dal duo evoluzionista Palmarini-Piattelli/Fodor (entrambi atei e quindi non tacciabili di creazionismo), con il loro scandaloso libro: Gli errori di Darwin, nel quale dichiaravano esplicitamente che il neodarwinismo è morto e non resuscitabile. Ma in questi giorni è arrivata una cannonata più violenta: «la teoria dell'evoluzione graduale formulata da Charles Darwin non è più compatibile con la storia geologica». Questa intollerante dichiarazione non è partita da un fanatico promotore del movimento creazionista americano, ma dall'illustre geologo Michael Rampino dell'Università di New York, nel suo saggio pubblicato dalla rivista Historical Biology (qui un estratto) l'8 novembre 2010 e ripreso dalle maggiori riviste e siti internet di divulgazione scientifica.

Il sito internet della New York University, informa che Rampino sostiene una teoria più precisa dell'evoluzione graduale, che postula il fatto che siano stati lunghi periodi di stabilità evolutiva a causare le estinzioni di massa, così come proposto dallo scozzese Patrick Matthew prima di Darwin. Lo scienziato ha dichiarato: «Matthew ha scoperto e divulgato l'idea della selezione naturale, applicata all'origine delle specie, e l'ha collocata nel contesto di un risultato geologico caratterizzato da estinzioni di massa catastrofiche, seguite da adattamenti relativamente rapidi». Continua Rampino: «Alla luce della recente accettazione dell'importanza verso le catastrofiche estinzioni di massa nella storia della vita, forse è il momento di riconsiderare il punto di vista evolutivo di Patrick Matthew, tanto più in linea con le idee presenti riguardanti l'evoluzione biologica rispetto a quelle di Darwin».

Nel suo "Naval Timber and Arboriculture" del 1831, Matthew descrisse la teoria della selezione naturale in una modalità che venne ripresa da Darwin successivamente (nonostante sia Darwin che Wallace ammisero questo, gli storici attribuirono a loro la genesi della teoria). Ma mentre Matthews spiegò questo processo concentrandosi sugli eventi catastrofici e le estinzioni di massa come fattori primari nel processo evolutivo, Darwin nel suo "L'origine delle specie" (scritto circa 30 anni dopo) rifiutò esplicitamente il ruolo del cambiamento catastrofico nella selezione naturale e delineò una teoria evolutiva basata sulla continua lotta per la sopravvivenza tra gli individui all'interno delle popolazioni di specie (quindi cambiamenti graduali nelle caratteristiche degli organismi sopravvissuti).
Tuttavia, come nota Rampino, «la storia geologica è segnata da lunghi periodi di stabilità punteggiati da grandi cambiamenti ecologici verificatisi sporadicamente e rapidamente». Per questo sempre più scienziati evoluzionisti sono concordi nel mettere in dubbio la teoria di Darwin basata sul «processo molto graduale di competizione tra gli organismi e dell'adattamento ad un ambiente relativamente stabile»

Sperando che questi risultati non incoraggino ulteriormente i creazionisti, non si può non constatare come l'unico argomento dell'ateismo scientifico sia ormai preso continuamente di mira dalla scienza stessa. Ricordiamo che Matthew era convinto di una Benevolenza in natura, di una casualità intelligente, che lui stesso definiì come "Provvidenza". La sua visione religiosa è riassumibile nella cosiddetta "Teologia naturale": vedi Wikipedia e Ucmp.com

La notizia, data la sua grande rilevanza, è stata pubblicata anche da questi canali di divulgazione scientifica, con il titolo "La teoria dell'evoluzione graduale di Darwin non è supportata dalla storia della geologia": Archaeology Daily News, Science Centric, Science Daily, LabSpace, Science News, Science Blog, Physorg.com, Science 2.0, Scientific Computing.
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1 commenti: on "Quando le teorie scientifiche barcollano"

Mikhael ha detto...

E' incredibile perché è stato proprio due giorni fa che stavo pensando alla teoria di Darwin come fasulla di un impostore. E ora ecco la conferma!

Semplice: Dio esiste, la Bibbia dice il vero e non può essere vera la teoria di Darwin. Cristo esiste ed è una certezza e quindi anche la Bibbia dice il vero e quindi la Parola di Dio ancora una volta vince sugli scienziati. Sembra incredibile ma i credenti sono più sapienti che degli stessi scienziati poiché essi nella semplicità conoscono la verità e l'origine di tutto, mentre gli scienziati pur affannandosi nello scoprire la risposta nella materia, continuano a chiedersi come si sia formato il mondo... Inoltre pensavo anche alla teoria del Bing Bang come ipotesi del tutto erronea.

Questo dimostra ancora una volta come agli umili (i credenti) è concessa la Sapienza a differenza degli intelligenti e sapienti (gli scienziati). Perché nella Bibbia c'è la risposta vera e chi crede, conosce la verità. Per carità, la scienza ha fatto grandi progressi e questo nessuno lo nega, anche perché studiando la materia si scoprono sempre più cose per quanto riguarda la dimensione materiale, ma comunque la risposta tanto facile da ottenere non riescono ad ottenerla perché manca loro quel fondamentale requisito per conoscere la verità: la Fede. Sant'Alfonso Maria de' Liguori è stato molto esauriente nel suo libro Verità della Fede, toccando argomenti persino scientifici, dimostrando ancora una volta quanto è vera la religione Cattolica. E Sant'Alfonso era un grande uomo acculturato, basti pensare che conseguì la laurea a soli 16 anni!

Comunque sia un articolo molto interessante, grazie per averlo pubblicato. Un caro saluto!

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