mercoledì 19 ottobre 2011

Presentato ai media il pellegrinaggio di Benedetto XVI del 27 ottobre ad Assisi. Folta la presenza di Chiese cristiane e di altre fedi

Da: Radio Vaticana


Il prossimo 27 ottobre, Assisi tornerà ad essere per un giorno l’epicentro delle religioni mondiali. Questa mattina, nella Sala Stampa Vaticana, è stata presentata ai media la “Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo”, che Benedetto XVI ha convocato per celebrare i 25 anni dal primo, analogo raduno voluto da Giovanni Paolo II nella città francescana. Folta e di livello la presenza dei rappresentanti ecumenici e di altre fedi annunciata ad Assisi. Il servizio di Alessandro De Carolis:

Lo “Spirito di Assisi” ha aperto una stagione di incontri e scritto una storia di dialogo dalla quale è ormai impossibile prescindere. Lo dimostrano i tanti capi religiosi che tra nove giorni saranno con il Papa tra le strade della città di Francesco, sulle orme di chi li precedette 25 anni fa. Alla conferenza stampa di questa mattina è stato diffuso l’elenco complessivo dei partecipanti. Per le Chiese d’Oriente, saranno 17 le delegazioni coinvolte, con il Patriarca ortodosso ecumenico Bartolomeo I a guidare il gruppo proveniente da Costantinopoli, mentre per il Patriarcato di Mosca sarà ad Assisi Sua Eminenza Aleksandr. Le Chiese Ortodosse Orientali avranno inviati dal Patriarcato siro-ortodosso, dalla Chiesa Apostolica Armena e dalla Chiesa ortodossa siro-malankarese, compresa anche una delegazione della Chiesa Assira dell’Oriente. Tredici invece le delegazioni delle Chiese d’Occidente, tra le quali quella della Comunione Anglicana, guidata dal suo primate, l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams. Con il Papa saranno, fra gli altri, anche i membri della Federazione Luterana Mondiale, della Comunione Mondiale delle Chiese Riformate e del Consiglio Metodista Mondiale. Prestigiosa anche la rappresentanza del mondo ebraico internazionale, tra cui figurano i delegati del Gran Rabbinato di Israele. 

Saranno ben 176 gli esponenti delle diverse tradizioni religiose non cristiane e non ebraiche. Dai Paesi arabi e mediorientali e da quelli occidentali giungeranno ad Assisi 48 musulmani, tra i quali spiccano un rappresentante del re dell’Arabia Saudita e il presidente della Direzione dei Musulmani del Caucaso. La presenza musulmana è statisticamente ancor più forte rispetto ai precedenti raduni nella città francescana: nel 1986 erano 11, 32 otto anni fa per la preghiera post-11 settembre, 50 quelli previsti tra pochi giorni. E poi, ancora, indù (tra cui un nipote del Mahatma Gandhi, che partecipò alla Giornata del 1986), sikh, zoroastriani, buddisti, seguaci di Confucio, shintoisti, rappresentanti delle religioni tradizionali dell’Africa e dell’America: tutti per riflettere insieme e concludere con una solenne, rinnovata promessa di impegno comune per la pace. Annunciata pure la partecipazione di quattro docenti europei, che si professano non credenti e che simboleggeranno l'universalità del confronto sui grandi valori dell'umanità.

Benedetto XVI trascorrerà l’intera giornata ad Assisi, raggiungendola e ripartendo da essa a bordo di un convoglio messo a disposizione delle Ferrovie italiane. La partenza del treno con le varie delegazioni è prevista alle 8 dalla Stazione Vaticana; il rientro in Vaticano per le 20.30. Il giorno prima, alle 10.30, Benedetto XVI presiederà in Piazza San Pietro, al posto dell’udienza generale, una liturgia della Parola, circondato in modo speciale dalla comunità ecclesiale della Diocesi di Roma.

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