Da: Radio Vaticana
La gioia dell’amicizia con il Signore è stata al centro dell’udienza di Benedetto XVI a una delegazione dell’Acr, l’Azione Cattolica Italiana Ragazzi, ricevuta in Vaticano per gli auguri natalizi. Il Papa ha invitato i giovani del sodalizio cattolico a portare anche ai loro coetanei la bellezza del Vangelo e li ha incoraggiati a impegnarsi con generosità in favore dei bambini meno fortunati. Il servizio di Alessandro Gisotti:
(Canti natalizi)
Clima festoso nella Sala del Concistoro per l’udienza del Papa ai bambini e ragazzi dell’Azione Cattolica, che hanno voluto esprimere tutto il loro affetto al Santo Padre. Per tutti, ha parlato Gilda Gallucci, una bambina della diocesi di Avellino:
“Oggi siamo qui, nella tua casa, insieme ai nostri educatori per rivolgerti gli auguri di Natale di tutta l’Azione Cattolica, che ha scelto proprio noi bambini e ragazzi a rappresentarla. È davvero un momento unico e bello per tutti noi e ti chiediamo di perdonare la nostra emozione e la nostra confusione allegra”.
Il Papa ha innanzitutto voluto salutare con affetto mons. Domenico Sigalini, assistente ecclesiastico di Azione Cattolica, ritornato ai suoi impegni dopo un grave incidente:
“Sono particolarmente felice che il nostro vescovo, mons. Sigalini, è tornato. Era caduto, come sapete, molto ammalato, ma il Signore ha bisogno di lui e così, grazie per il suo ritorno!”.
Nel suo discorso, il Papa si è soffermato sul tema di quest’anno dell’Azione Cattolica – “Alzati, ti chiama” – per condividere con i giovani del sodalizio una riflessione sulla bellezza dell’amicizia con il Signore. L’"alzati" che Gesù rivolge a Bartimeo, ha detto, può ricordare l’invito che ogni mattina i genitori rivolgono ai figli per andare a scuola. A volte, ha riconosciuto il Pontefice, non è così facile ascoltare e rispondere:
“Io non vi invito solo ad essere pronti, ma a vedere che dentro questa parola quotidiana c’è una chiamata di Qualcun’altro che vi vuole bene, c’è una chiamata di Dio alla vita, ad essere ragazzi e ragazze cristiani, ad iniziare un nuovo giorno che è un suo grande dono per incontrare tanti amici, come siete voi, per imparare, per fare del bene e anche per dire a Gesù: grazie per tutto quello che mi dai”.
“Al mattino, quando vi alzate – ha soggiunto il Papa – ricordatevi anche del grande Amico che è Gesù con una preghiera. Spero lo facciate tutti i giorni!”. Ha così invitato i ragazzi ad essere sempre attenti al grande dono della vita, ad apprezzarlo e a chiedere al Signore di dare “una vita gioiosa ad ogni ragazzo e ragazza del mondo”, affinché siano sempre rispettati e non manchi loro “il necessario per vivere”. Ha poi rivolto il pensiero all’amicizia con Gesù che accompagna i giovani nel cammino della loro vita:
“Cari ragazzi e ragazze dell’Acr, rispondete con generosità al Signore che vi chiama alla sua amicizia: non vi deluderà mai! Vi potrà chiamare ad essere un dono di amore ad una persona per formare una famiglia, o vi potrà chiamare a fare della vostra vita un dono a Lui e agli altri come sacerdoti, religiose, missionari o missionarie”.
Il Papa non ha mancato di incoraggiare i ragazzi a impegnarsi in favore dei coetanei più bisognosi:
“Siate sempre sensibili verso chi ha bisogno di aiuto; fate come Gesù che non lasciava nessuno solo con i suoi problemi, ma lo accoglieva sempre, condivideva le sue difficoltà, lo aiutava e gli donava la forza e la pace di Dio”.
Quindi, ha esortato i ragazzi dell’Acr a portare ai loro coetanei l’invito del Signore a diventare suoi amici, a mostrare la bellezza della preghiera e dell’ascolto del Vangelo. Infine, un augurio speciale per il Natale ormai prossimo:
“Il Natale che vi auguro è questo: quando farete il presepio pensate che state dicendo a Gesù: vieni nella mia vita e io ti ascolterò sempre”.
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