Nella giornata odierna inizia ufficialmente la Giornata mondiale della gioventù a Madrid. Ad aprire questo grande evento la Santa Messa che sarà celebrata questa sera dal cardinale arcivescovo Antonio María Rouco Varela nella Piazza Cibeles dedicata al Beato Giovanni Paolo II. Leggiamo attraverso l'inviata di Radio Vaticana, Debora Donnini, cosa sta succedendo a Madrid:
La fede giovane sveglia Madrid. La capitale spagnola solitamente vuota a Ferragosto assiste all’arrivo, ogni ora più consistente, di migliaia di ragazzi che, con il loro zainetto del pellegrino rosso giallo e arancione, e nonostante il forte caldo affollano il centro della città. E l’allegria comincia ad essere contagiosa: a Piazza Cibeles risuonano le prove dei canti che danno un primo assaggio del forte impatto che gli incontri avranno. In questa piazza, la sera di giovedì 18 il Papa sarà accolto dai giovani mentre il giorno dopo, sempre qui, ci sarà il palco di Benedetto XVI per la Via Crucis che percorrerà il Paseo de Recoletos, dove ora le impalcature ricoprono le preziose immagini scultoree portate dalle confraternite di tutta la Spagna, che ricorderanno visivamente le 14 stazioni. Gli altri momenti centrali di questa terza Gmg internazionale di Benedetto XVI, dopo Colonia e Sydney, sono la Veglia del Papa con i giovani, sabato sera, e la Messa all’aeroporto di Cuatro Vientos.
I principali luoghi degli incontri sono già tappezzati dal simbolo della Gmg: tre giovani, in forma stilizzata, si danno la mano formando una corona, che ricorda quella della Vergine dell’Almudena, Patrona della città. Sopra una croce. E ferve anche il lavoro dei 30mila volontari che con le loro magliette verdi danno informazioni e si impegnano nell’organizzazione. Intanto oggi ha preso il via il Festival della Gioventù con un programma ricco di eventi: dalle visite guidate alle chiese di Madrid per dare non solo informazione artistiche ma che rimandino ad un senso più profondo che l’arte religiosa, alle splendide mostre come quella sui Volti di Gesù del Museo del Prado, fino alla singolare iniziativa del “Coffee House” organizzata dal Regnum Christi: nella suggestiva cornice dello stadio Bernabeu, migliaia di giovani potranno ascoltare musica e testimonianze di ragazzi che nella loro vita hanno incontrato Gesù Cristo, e ci sarà anche una cappella con l’adorazione del Santissimo Sacramento.
Si sono iscritti alla Gmg oltre 450mila giovani e si calcola che questo numero corrisponda ad un terzo delle reali presenze per cui qui a Madrid si attendono oltre un milione di persone. Molti ragazzi sono arrivati e molti altri stanno ancora arrivando, come per esempio circa 150mila ragazzi del Cammino Neocatecumenale di tutto il mondo che sono arrivati fino ai confini dell’Europa e mentre percorrono la strada per Madrid si fermano nelle città, annunciano il Vangelo e invitano i ragazzi del luogo a venire alla Gmg. L’arcivescovo di Madrid, il cardinale Antonio María Rouco Varela, ha autorizzato da oggi fino al 22 agosto i sacerdoti che confessano durante la Gmg ad assolvere dal peccato dell’aborto quanti si confessano, sinceramente pentiti, e facciano una penitenza adeguata. Il porporato, infine, ha salutato stamani nella Sala Stampa, allestita per la Gmg, tutti i giornalisti accreditati ringraziando quanti stanno lavorando per la buona riuscita dell'evento.
Sempre da Radio Vaticana, leggiamo le testimonianze raccolte dall'inviato Davide Dionisi:
R. - Io vengo dall’Austria. Sono qui con un gruppo di giovani che mette in scena spettacoli sulla Bibbia. Adesso siamo qui e vogliamo incontrare tutti gli altri amici, il Papa e anche Gesù. Qui ci sono tantissimi giovani ed è molto facile conoscere qualcuno. Per i giovani questo è molto importante perché in Austria, qualche volta, i credenti si sentono un po' soli: qui possono vedere che sono tantissimi quelli che credono in Dio e sono giovani come loro. Aspettiamo ora di vedere cosa Dio vuole dirci, cosa vuole dire al nostro cuore. Siamo molto contenti e ringraziamo Dio.
R. - Sono un cantante d’opera; sono spagnolo; sono nato a Madrid, ma vivo negli Stati Uniti. Tutto questo lo abbiamo preparato in una settimana. Io canto una canzone nel finale della Via Crucis. E’ una cosa che è stata realizzata ovviamente con dei professionisti e con tanta gente che lavora in questo progetto, con un coro, composto da 200 persone, e con un’orchestra, composta da oltre 100 elementi. E’ un’esperienza meravigliosa quella di riuscire a portare al mondo il canto e la musica: la musica è il linguaggio universale.
R. - Sono don Luigi Vizzini, siamo un gruppo della diocesi di Noto e siamo qui insieme ai responsabili della pastorale familiare: un gruppo di 60 ragazzi che si prepara già da tre anni - dall’Agorà di Loreto - per partecipare a questo grande evento della Gmg. I ragazzi sono molto entusiasti, nonostante le tantissime difficoltà che non sono mancate sin dalle prime battute. Tutto questo, però, non li scoraggia perché desiderano incontrare il Papa e soprattutto incontrare - attraverso il Papa e la Chiesa - Gesù Cristo.
D. - In che modo vivrete i prossimi giorni?
R. - Naturalmente i prossimi giorni, a parte il Vademecum della Cei che stiamo seguendo e quindi i momenti di preghiera, ma anche le catechesi dei vescovi italiani, saranno caratterizzati dal momento dell’incontro col Papa, dalla Via Crucis e poi dalla grande veglia a “Cuatro Vientos”. (mg)
Capire la Santa Messa - Ultimo Appuntamento
10 anni fa
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