martedì 2 agosto 2011

Iraq: attentato contro una chiesa siro-cattolica

Ancora una volta la Chiesa irachena subisce un duro attacco da parte degli estremisti. In mattinata un'autobomba è esplosa a Kirkuk nei pressi della chiesa siro-cattolica della "Sacra Famiglia", provocando almeno venti feriti tra cui bambini e una suora, oltre a ingenti danni materiali. Vediamo cosa è accaduto attraverso la testimonianza dell'arcivescovo di Kirkuk, mons. Louis Sako raggiunto telefonicamente da Alessandro Gisotti di Radio Vaticana:


R. – Si tratta di una chiesa siro-cattolica, che si trova in un quartiere popolare e veramente molto povero. Alle 5.30 di stamani è esplosa un’autobomba accanto al muro della chiesa. Fra la chiesa e le case non c’è molta distanza… Tante case sono state distrutte e molte macchine sono state bruciate. Ci sono feriti... Sono andato a vedere la chiesa e a visitare i feriti nell’ospedale: i feriti sono cristiani e musulmani. E’ una cosa bruttissima. 

D. – E’ molto grave anche perché quest’attentato avviene mentre inizia il mese del Ramadan…

R. – Sì, il Ramadan è un mese sacro per i nostri fratelli musulmani. E’ peccato uccidere persone innocenti specie durante questo mese e allora perché lo fanno? Non si sa! Ci sono altre maniere: se hanno delle richieste o dei diritti da rivendicare, ci sono altri modi oltre alle bombe e alle esplosioni!

D. – Quali sono le sue speranze, dopo questo ennesimo attentato, questa ennesima violenza diretta contro la comunità cristiana e non solo… 

R. – Domenica, ho portato tanti medicinali negli ospedali della città ed ho scritto una lettera, dicendo che questo è un mese di preghiera, un mese di digiuno, un mese di conversione… Speriamo che questo sia l’ultimo atto di violenza! (mg)

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