Anche oggi continuiamo a parlare del ministro cattolico Shahbaz Bhatti, uomo di grande fede morto martire pochi giorni fa, il due di marzo. La notizia di oggi ci dà buone speranze per il popolo pakistano per il quale Bhatti ha dato la sua vita. Vediamo di cosa si tratta leggendo un articolo di Radio Vaticana:
Pakistan: tra i candidati per la successione a Bhatti favorito un cattolico
Il seggio che era di Shahbaz Bhatti nell’Assemblea Nazionale, (il Parlamento pakistano), è stato ufficialmente assegnato oggi dalla Commissione elettorale a Javed Michael, cattolico, esponente del Pakistan People’s Party (Ppp), il partito di governo. Javed Michael, rivelano fonti dell'agenzia Fides in Pakistan, è anche il candidato più accreditato per la successione a Bhatti nel posto di Ministro per le Minoranze Religiose. Il governo, infatti – viste le pressioni interne e internazionali che subisce in questo periodo – non sembra avere intenzione di tenere il seggio vacante o di assegnarlo ad interim ad altri ministri. Inoltre, per dare continuità all’opera di Bhatti e dare un segnale alla comunità cristiana, vorrebbe confermare in quel ruolo un cristiano. Javed Michael, 50enne di Karachi, è persona carismatica e appassionata, nota per aver condotto proteste e manifestazioni in favore delle minoranze religiose. E’ membro del Ppp ed è stato eletto in passato nell’Assemblea provinciale del Sindh. Secondo fonti di Fides, è benvisto dall’esecutivo e bene accetto anche dalle Chiese cristiane in Pakistan: dunque è un leader che ha discrete chance di essere scelto. Altri nomi dei candidati in lizza sono: il cattolico Jacob Daniel, giovane attivista con un dottorato a Londra, che ha un fratello prete salesiano e che raccoglie le simpatie e i consensi dei fedeli dell’area del Punjab; Khalid Gill, anch’egli cristiano, membro della rete “All Pakistan Minorities Alliance” (Apma), fondata da Bhatti. Gill ha raccolto il testimone del Ministro nell’attività sociale e di sensibilizzazione in favore delle minoranze religiose, all’interno dell’Apma, e questa potrebbe essere la sua rampa di lancio nella politica attiva. Meno possibilità sono date a Nazir Bhatti, esponente di punta del “Pakistan Christian Congress”, partito cristiano che continua a chiedere una sorta di “provincia separata” per i fedeli cristiani in Pakistan. Tale proposta, però, non è benvista dall’esecutivo, né da gran parte della stessa comunità cristiana in Pakistan. Circola anche il nome di Ansar Burney, intellettuale musulmano di alto livello, attivista per i diritti umani e già Ministro per i Diritti Umani in Pakistan, oggi consultore del Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu. Tuttavia Burney appare già proiettato sulla scena internazionale e, notano gli osservatori, difficilmente tornerà a ricoprire un ruolo attivo sulla scena politica interna. (R.P.)
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