Riepiloghiamo con Radio Vaticana: Procedimento approdato a Strasburgo il 27 luglio del 2006: Sonia Lautsi, cittadina italiana nata finlandese, lamentò la presenza del Crocifisso nelle aule della scuola pubblica frequentata allora dai figli, parlando di ingerenza incompatibile con il diritto ad un'educazione conforme alle convinzioni dei genitori non credenti. La prima sentenza della Corte (9 novembre 2009) diede, all’unanimità, sostanzialmente ragione alla signora Lautsi, riconoscendo una violazione da parte dell'Italia di norme sulla libertà di pensiero, convinzione e religione. Il Governo italiano ha chiesto il ricorso alla Grande Chambre della Corte, ritenendo la sentenza 2009 lesiva della libertà religiosa individuale e collettiva come riconosciuta dallo Stato italiano. La Grande Camera, accettata la domanda di rinvio, ha emesso oggi la sua decisione definitiva. Nel merito dei contenuti giuridici, il ministro degli Esteri italiano, Frattini, ha organizzato nei mesi scorsi una serie di riunioni dedicate alla riflessione sulle argomentazioni da utilizzare nel ricorso sulla sentenza Lautsi. Ha poi scritto ai suoi omologhi dei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa una lettera esplicativa della posizione italiana e ha trovato l’appoggio formale, davanti alla Corte, di San Marino, Malta, Lituania, Romania, Bulgaria, Principato di Monaco, Federazione Russa, Cipro, Grecia e Armenia. Dunque la vittoria oggi non è solo dell’Italia ma anche di questi Paesi e di tutti coloro che ritenevano assurdo imporre la rimozione del Crocifisso dalle aule scolastiche. Resta da ricordare che parliamo della Corte che fa capo al Consiglio d’Europa, cioè l’organismo a 47 Paesi distinto dall’Unione Europea.
E vediamo la storica sentenza di questa giornata: (Ansa) STRASBURGO - L'Italia ha vinto la sua battaglia a Strasburgo: la Grande Camera della Corte europea per i diritti dell'uomo l'ha assolta dall'accusa di violazione dei diritti umani per l'esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche. La decisione della Corte è stata approvata con 15 voti favorevoli e due contrari. I giudici hanno accettato la tesi in base alla quale non sussistono elementi che provino l'eventuale influenza sugli alunni dell'esposizione del crocefisso nella aule scolastiche. La Santa Sede esprime ''soddisfazione'' per la sentenza della Corte Europea sulla esposizione del crocifisso nelle scuole. Si tratta, afferma il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi in una dichiarazione scritta, di una sentenza ''assai impegnativa e che fa storia''.
Carissimi, oggi otteniamo una sentenza storica che finalmente pone fine ad ogni rimostranza sulla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche, simbolo non solo della nostra religiosità, ma anche e soprattutto simbolo della cultura e delle radici italiane. L'Italia è un Paese bagnato dal sangue di numerosi martiri e molti santi sono sorti sulle nostre terre, senza contare che Dio ha scelto Roma come centro della Chiesa di Gesù Cristo. Dunque, questa sentenza serve finalmente a far capire che non possiamo rinnegare chi siamo solo in virtù di una laicità che si vuole trasformare in intolleranza: noi accogliamo il forestiero, ma non permettiamo che il forestiero imponga noi di rinnegare le nostre radici, così come gli israeliti non permettevano ai forestieri di infrangere la legge. Colei che ha avviato il ricorso, avrebbe dovuto capire che era ospite e non padrona e avrebbe dovuto capire che non si può chiedere ad una nazione di rinnegare le proprie origini solo per far contenti le varie minoranze. La libertà religiosa è sacra, ma essa non può e non deve sconfinare né nell'estremismo e né nell'intolleranza. La Corte di Giustizia ha fatto "giustizia", perchè ha tenuto a mente il valore imprescindibile rappresentato dal Crocifisso, un valore che non può esser soppiantato da elementi estranei alla nostra storia e alla nostra cultura. Siamo contenti che nel giorno in cui continuiamo a festeggiare l'Unità d'Italia, ci troviamo a poter festeggiare anche la definitiva salvaguardia delle nostre radici cristiane!!
Capire la Santa Messa - Ultimo Appuntamento
10 anni fa
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