lunedì 20 giugno 2011

Fede e malavita: un altro prete minacciato

E' successo ancora: un prete anti-racket nel Vibonese si è trovata in questi giorni incendiata la sua auto da parte di esponenti della 'ndrangheta. Verrebbe da ridere nel vedere soggetti della malavita professare il credo, mentre la loro vita è permeata dalla brutalità delle estorsioni. Invece no, possiamo solo piangere davanti a episodi meschini come questi.


Uomini che non sanno cosa sia l'amore, quello vero, quello che Gesù è venuto a portare nel mondo. Non sanno cosa sia il vero messaggio d'amore di Gesù Cristo. Non hanno nemmeno il rispetto per un sacerdote, un vero rappresentante di Gesù Cristo: ogni cattiva azione rivolta ad un sacerdote è come se fosse rivolta a Gesù in persona. La mancanza di rispetto verso un suo rappresentante è una mancanza di rispetto verso Gesù. Sono episodi che non possono non essere condannati. C'è bisogno in un'Italia così martoriata dalle mafie di una voce autorevole che alzi forte il suo grido di condanna, ma soprattutto un grido che chiami alla conversione. Una voce c'era, quella del Beato Giovanni Paolo II che seppe condannare e allo stesso tempo chiamare al pentimento.


Per questi motivi oggi pubblichiamo quel celebre video del discorso del Beato Papa Wojtyla tenutosi ad Agrigento il 9 maggio 1993.


Il video è lungo ma vi consigliamo di vederlo perché ogni cosa ha un suo significato. Inoltre questo discorso non vale soltanto per la terra di Agrigento e per la mafia siciliana, ma si leva contro ogni criminalità di ogni tipo.


Alle mafie e a tutti i criminali possiamo e dobbiamo gridare:

CONVERTITEVI! Per amore di Gesù Cristo!!



Digg Google Bookmarks reddit Mixx StumbleUpon Technorati Yahoo! Buzz DesignFloat Delicious BlinkList Furl

0 commenti: on "Fede e malavita: un altro prete minacciato"

Posta un commento