domenica 26 giugno 2011

Il punto della settimana: la vergogna dei rifiuti (...leghisti)

Il punto della settimana non può non fermarsi sullo scandalo rifiuti che sta distruggendo l'immagine di una grande e rinomata città come Napoli. E' vergognoso quanto sta accadendo e indegno di un Paese civile: il governo, ancora una volta, dimostra di non avere la forza per poter fronteggiare simili emergenze, a causa della divisione interna che sta letteralmente inibendo ogni riforma ed ogni azione vera e concreta. Stavolta a mettere il bastone tra le ruote ci ha pensato la Lega Nord, un partito che più volte ha dimostrato di vivere sulla demagogia, sui proclami e sull'instillazione delle più disparate paure. Ora, sappiamo tutti che tal partito pensa a curare soprattutto gli interessi di quella parte della penisola che corrisponde al nome stesso del partito e cioè il Nord; ma bisognerebbe ricordare ai gentiluomini leghisti che quando si arriva a governare un Paese, si devono tenere in considerazione gli interessi di tutta la Nazione e non solo dei propri elettori, altrimenti la democrazia maggioritaria si tramuterebbe in una vera e propria oligarchia degli interessi.
Se è vero come è vero che la Lega si proclama da sempre come difensore delle radici cristiane del nostro Paese, non può ignorare ciò che la coscienza cristiana impone e cioè il dovere di solidarietà: sarebbe ipocrita e alquanto strumentale e demagogico pensare di difendere il Crocifisso con una mano e poi spingere nella pattumiera il prossimo, mettendone a repentaglio la salute, con l'altra mano. Napoli rappresenta il prossimo della Lega: è una città in difficoltà, sommersa da rifiuti che stanno facendo lievitare anche le malattie respiratore (soprattutto nei bambini) e sicuramente con grosse responsabilità politiche alle spalle; ma si possono far pagare ai cittadini napoletani i mostruosi errori di gestione della dirigenza politica? Sarebbe come se il Buon Samaritano evitasse di soccorrere l'uomo moribondo solo perché quest'ultimo è stato inviato lì da un uomo infimo. Sarebbe logico e soprattutto cristiano una simile reazione? Sarebbe cristiano far pagare al moribondo gli errori del suo mandante? La stessa cosa avviene a Napoli: è cristiano l'abbandonare una città e l'intero hinterland solo perché vi è stata una cattiva politica gestionale?
Cerchiamo dunque di recuperare un senso di serietà istituzionale: questa è un occasione per dimostrare che la Lega Nord, e il Governo, sono davvero coesi e pronti a governare il nostro Paese; l'ennesimo fallimento, invece, certificherebbe ciò che gli ultimi anni hanno dimostrato e cioè che questa politica è totalmente incapace di interpretare le esigenze della società reale.

 

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