"Dalla Consulta arriva l'ennesimo e definitivo stop alle pretese di un governo che con una mano lascia libertà di voto e con l'altra cerca con ogni mezzo di sabotare il referendum. Ora la parola passa ai cittadini [...] Dopo i dubbi strumentali avanzati dai nuclearisti sul nuovo quesito oggi si compie un altro decisivo passo verso il quorum: adesso pretendiamo che l'informazione pubblica e quella privata facciano sapere ai cittadini che domenica e lunedì, coi quesiti su acqua e nucleare, si decide della loro sicurezza e del loro futuro"
Un altro passo in avanti per la democrazia, spesso ostacolata da chi dovrebbe favorirne il progresso. Anche noi della Vigna uniamo la nostra voce a quella di quanti desiderano informare sull'importanza del Referendum che si terrà nei giorni 12 e 13 giugno. Pertanto invitiamo voi tutti a votare "Sì" per un'Italia sicura, libera e giusta. E' importante votare "Sì" ai quattro quesiti referendari perché vengano annullate le leggi a favore del nucleare, della privatizzazione dell'acqua e del legittimo impedimento. Votando "Sì" eviteremo gli impianti nucleari in Italia, permetteremo all'acqua di rimanere pubblica e non diventare oggetto di una vergognosa speculazione e occasione di profitto per i privati, e infine permetteremo alla legge di rimanere uguale per tutti poiché il legittimo impedimento è una vergognosa discriminazione. La Legge è uguale per tutti e deve essere uguale anche per il Presidente del Consiglio.
Dalla sezione italiana di Wikipedia leggiamo cosa si deve fare per l'abrogazione delle leggi che favoriscono nucleare, privatizzazione dell'acqua e legittimo impedimento e vediamo quali sono i testi dei quattro quesiti ai quali dovremo rispondere il 12 e 13 giugno:
Referendum abrogativi del 2011 in Italia
I referendum abrogativi del 2011 si terranno in Italia il 12 e 13 giugno 2011[1].
I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica 12 giugno, e dalle 7 alle 15 di lunedì 13 giugno. Per votare è necessario presentare un documento di riconoscimento e la tessera elettorale, sulla quale è indicato il numero e l'indirizzo del seggio elettorale presso il quale votare. Come per ogni altra consultazione elettorale e referendaria nel caso di smarrimento o mancata ricezione della tessera elettorale, la stessa può essere richiesta all'ufficio elettorale del proprio comune anche negli orari in cui sono aperti i seggi. L'elettore ha la facoltà di votare per uno o alcuni dei quesiti referendari.
Affinché il referendum sia valido, deve recarsi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto. Se vince il SÌ, vengono abrogate le norme sottoposte a referendum, se vince il NO, rimangono in vigore le norme oggetto del quesito.
Gli elettori chiamati al voto sono 47.357.878, più 3.236.990 residenti all'estero. Il quorum da raggiungere per la validità della consultazione è del 50% più uno degli aventi diritto (25.297.435)[1].
L'iniziativa referendaria
I quesiti sui servizi idrici derivano da un'iniziativa civica promossa dal "Forum Italiano dei movimenti per l'acqua"[2].
I referendum sull'energia nucleare e sul legittimo impedimento sono stati promossi su iniziativa dell'Italia dei Valori.
La calendarizzazione
Da calendarizzare, secondo legge, tra il 15 aprile e il 15 giugno, i referendum abrogativi sono stati infine fissati per il 12 e 13 giugno.
In un primo momento, era stato proposto l'accorpamento al primo turno (15-16 maggio) o al turno di ballottaggio (29-30 maggio) delle elezioni amministrative. Tuttavia il Ministro degli Interni Roberto Maroni ha optato per la divisione delle due consultazioni, dichiarando che «il referendum si svolgerà il 12 e 13 giugno secondo una tradizione italiana che ha sempre distinto le due date»[3]. A favore dell'accorpamento si sono dichiarati invece i comitati promotori e l'opposizione parlamentare, denunciando una evitabile spesa di 300 milioni di euro[4].
I quesiti
Primo quesito
- Colore scheda: rosso
- Titolo: Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione
- Descrizione: Il quesito prevede l’abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati[1].
Testo del primo quesito
Volete voi che sia abrogato l'art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 recante «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria», convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall'art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante «Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia», e dall'art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante «Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea», convertito, con modificazioni, dalla legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale?
Secondo quesito
- Colore scheda: giallo
- Titolo: Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma
- Descrizione: Il quesito propone l’abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore[1].
Testo del secondo quesito
Volete voi che sia abrogato il comma 1 dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale», limitatamente alla seguente parte: «dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito»?
Terzo quesito
- Colore scheda: grigio
- Titolo: Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare
- Descrizione: Il quesito propone l’abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare[1].
Testo del terzo quesito
Volete voi che siano abrogati i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del decreto-legge 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?
Quarto quesito
- Colore scheda: verde
- Titolo: Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale
- Descrizione: Il quesito propone l’abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale[1].
Testo del quarto quesito
Volete voi che siano abrogati l'art. 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, e l'art. 2 della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante «Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza», quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 13-25 gennaio 2011 della Corte costituzionale?
***
Si conclude qui parte del testo presente sulla pagina Wikipedia Italia inerente ai Referendum abrogativi 2011. Non possiamo che invitarvi ancora una volta ad andare a votare, perché ciascuno di noi può cambiare il futuro dell'Italia. E' importante che venga raggiunto il quorum: in poche parole più siamo più aumentano le possibilità di avere in futuro un'Italia più libera, sicura, pulita e giusta.
Ancora una volta vi invitiamo a votare "Sì" e a diffondere la voce sull'importanza di questo Referendum.
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