martedì 8 febbraio 2011

Ancora persecuzioni...

Pubblichiamo qui di seguito un articolo, purtroppo non piacevole, dalla sezione italiana del sito di Radio Vaticana:


Indonesia: musulmani attaccano tre chiese e un orfanotrofio cristiano. Il vescovo di Semarang: cresce l'intolleranza



In Indonesia, migliaia di fedeli musulmani inferociti hanno attaccato tre chiese, un orfanotrofio cristiano e un centro sanitario. Le violenze sono avvenute stamani dopo la decisione di un tribunale su un controverso caso di blasfemia. L’attacco anticristiano si è concluso solo con l’intervento della polizia in tenuta antisommossa. Dal canto suo, il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, ha chiesto all’Unione europea di agire in difesa dei cristiani perseguitati. Il servizio di Alessandro Gisotti:

La rivolta è avvenuta nella località di Temanggung, nel cuore dell’Isola di Java. La folla ha prima assalito il tribunale dove si è tenuto un processo contro Antonius Richmond Bawengan, un cristiano, accusato di proselitismo e blasfemia. Bawengan, riferisce l’agenzia AsiaNews, era stato arrestato nell’ottobre 2010 con l’accusa di aver distribuito materiale missionario offensivo verso alcuni simboli islamici. L’uomo è stato condannato a cinque anni di prigione, ma la folla chiedeva la condanna a morte. Di qui l’inizio delle accese proteste che i poliziotti non sono riusciti a sedare. Gli estremisti musulmani hanno quindi cominciato a marciare in massa per colpire i luoghi di culto cristiani sulla strada principale della città. È stata attaccata la chiesa cattolica dei Santi Pietro e Paolo. La folla ha poi bruciato una chiesa pentecostale. Il gruppo di fanatici ha quindi assalito un orfanotrofio cattolico e un centro sanitario delle Suore della Provvidenza. Infine, prima dell’intervento della polizia, è stata bruciata un'altra chiesa protestante. Per mons. Johannes Pujasumarta, arcivescovo di Semarang, diocesi in cui si trova il luogo degli attacchi si tratta di “violenza orchestrata”. Christopher Altieri lo ha raggiunto telefonicamente in Indonesia:


R. – Right now the situation...
Al momento la situazione sta migliorando, ma ci sono stati davvero dei grossi disordini. Sono state saccheggiate delle chiese: è stato dato fuoco a due chiese protestanti e la chiesa cattolica è stata attaccata. Il parroco è stato colpito dai rivoltosi.


D. – Qual è la situazione con gli estremisti islamici in Indonesia, in questo momento?


R. – I was so disappointed because…
Sono molto rammaricato, perché in questo ultimo periodo, negli ultimi mesi in particolare, sta crescendo l’intolleranza da parte di gruppi fanatici. (ap)


Un dato, questo, confermato anche da un rapporto indipendente, riportato dall’agenzia Fides. Nel 2010, infatti, si sono verificati oltre 216 casi di flagranti violazioni della libertà religiosa in Indonesia. Secondo il rapporto del “Setara Institute for Peace and Democracy”, sono ben 43 i luoghi cristiani attaccati l’anno scorso.


Preghiamo per questi nostri fratelli: per i perseguitati perché continuino a perseverare nella Fede in Gesù Cristo; per i persecutori perché si convertano all'unico vero Signore e Dio della storia che è Dio di Amore, Pace, Unità, Giustizia, Misericordia.
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