mercoledì 2 febbraio 2011

Il passo indietro dell'Europa

Vi avevamo fatto presente l'iniziativa positiva del Consiglio d'Europa nel votare la mozione in favore della libertà religiosa. Oggi, invece, vi facciamo presente un passo indietro, un autogoal dell'Unione Europea che si tira indietro proprio nel momento in cui avrebbe potuto dimostrare la sua forza nel difendere non solo la libertà religiosa in senso generale, ma anche e soprattutto nel condannare apertamente e aspramente le violenze perpetrare ai danni dei cristiani in Medio Oriente. 

Ecco cosa è accaduto: Non c’è accordo tra i ministri degli Esteri dell’Ue su una dichiarazione che condanni le persecuzioni contro le comunità cristiane, in particolare in Medio Oriente, senza però nominarle, senza indicare quali sono i Paesi in cui avvengono per persecuzioni e gli eccidi, e senza indicare un minimo di impegni concreti in difesa delle comunità perseguitate, cristiani o meno. Di questo tenore era la bozza che i diplomatici avevano preparato per i ministri che si sono riuniti ieri a Bruxelles: dopo un’ora e mezza di aspra discussione per ottenere qualche significativa modifica, la bozza è stata bocciata innanzitutto dal ministro degli Esteri Franco Frattini (era stata sua l’iniziativa per far mettere la questione all’ordi­ne del giorno della riunione), che è stato poi spalleggiato dai colleghi francese e polacco, come lui preoccupati anche di non infliggere un affronto plateale alle richieste di tutt’altro tenore approvate a larghissima maggioranza nei giorni scorsi prima dall’Europarlamento e poi rafforzandole ancora dall’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, massima organizzazione del nostro continente per la difesa dei diritti umani. (Avvenire)

Ma si possono fare questo tipo di discussioni? Si può discutere se condannare o meno violenze perpetrate ai danni dei cristiani che sono parte della religione più diffusa in Occidente? E' ridicolo pensare alla diplomazia quando in gioco ci sono vite umane. Forse lor signori si sono dimenticati che i cristiani sono esseri umani? Purtroppo dobbiamo registrare un nuovo fallimento culturale dell'unione Europea e il motivo è semplice. Sin da quando è sorta, l'UE ha pensato a creare unioni di natura economica, senza minimamente pensare a quale sarebbe dovuto essere il minimo comune denominatore alla base di quest'unione. Il rifiuto di riconoscere le radici cristiane è stato il primo passo falso compiuto per giungere alla frammentarietà culturale, al disastro etico-culturale che va sempre più espandendosi. Il laicismo ormai è stato esasperato al massimo e si è quasi tramutato in ateismo perchè sembrerebbe, a prima vista, che non si voglia proprio più avere a che fare con la religione. Imporre il laicismo in questi termini consiste nel disconoscere qualsiasi manifestazione religiosa e la negativa presa di posizione di questi giorni ne è la prova evidente. 

Inoltre Le parole dell’alto rappresentante non sembrano aver convinto monsignor Rino Fisichella. Per il presidente del dicastero vaticano per promuovere l’evangelizzazione, sembra che troppi dirigenti dell’Ue siano ormai convinti come la Ashton «che il nome 'cristiano' non possa entrare in una risoluzione ». Nella bozza bloccata da Frattini, i ministri dell’Ue condannano «intolleranza, discriminazione e violenze per motivi religiosi» ma ancora una volta solo in termini generici. Confermando in modo esplicito un testo quanto mai generico approvato dal Consiglio nel novembre 2009, nella bozza che lady Ashton ha promesso di rivedere si esprime la consueta «preoccupazione profonda per il moltiplicarsi di episodi di intolleranza e discriminazione religiosa » come «recenti violenze a atti di terrorismo contro luoghi di culto e pellegrini ». Nel testo si legge che «il Consiglio riafferma il forte impegno dell’Ue a promuovere e proteggere la libertà di religione e di fede senza alcuna discriminazione » ma non si dice in che modo quel «fermo impegno» verrebbe messo in pratica. (Avvenire).
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4 commenti: on "Il passo indietro dell'Europa"

Mikhael ha detto...

Io sono di questo parere: certamente se si fanno delle leggi a tutela dei cristiani, bene. Ma laddove mancano queste leggi... c'è Maria che ci protegge, Maria che prega per noi presso Gesù Cristo.

A Lei dobbiamo affidarci, poiché la Sua protezione è molto più efficace che d'un pensiero fasullo dei ministri dell'Unione Europea.

Come a Lepanto, prendiamo il Santo Rosario e affidiamoci alla materna protezione e preghiamoLa che interceda presso il Figlio per ottenere la "ricristianizzazione" dell'Europa.

Angel ha detto...

Questo è giusto Mik: però piange il cuore nel vedere l'Europa disconoscere le sue radici, dimenticarsi che la Chiesa per prima aveva portato l'unificazione. Preghiamo per questa ricristianizzazione del nostro continente. a presto!

Enza ha detto...

Leggo ora ragazzi questo articolo. Ma sapete che il parlamento Europeo non naviga sotto una buona bandiera? Quella che sventola a 12 stelle, doveva essere il simbolo dell'amore di Dio per noi Europei, ma lor signori dopo aver sfrattato Dio nelle leggi, come potete pensare che abbiano il coraggio di scelte forti come quella di difendere i cristiani se per primi loro non credono più al cristianesimo? Mia figlia ha trascorso 10 giorni in Germania, voleva andare a messa sia la domenica che nelle ore serali libere. Bene, ha dovuto guardare in internet dove poteva esserci una chiesa. Non si vedono, magari ci sono, ma il segno della croce è ben nascosto. Non parliamo poi degli altri paesi, dove, mi diceva una signora che ha lavorato per anni in Belgio, che non si deve parlare di Cristo, ormai quasi dappertutto. Non ci sarebbe stata una scelta negativa verso Dio e le radici cristiane nella costituzione se gli europei credessero in Lui. Da qui aspettiamoci di tutto. Abbiamo un governo europeo fatto di burattini, e se qualcuno si alza in piedi, lo fanno fuori.
Ciao ragazzi buona giornata
Enza

Angel ha detto...

Cara Enza non mi sorprende: e penso che questo sia uno dei motivi che ha spinto il Papa a creare un nuovo dicastero per la nuova evangelizzazione dell'Europa. Questo continente ha ormai perso le sue radici e ora si cominciano a vedere i frutti. A presto!

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