Se c'è qualcosa che il "bunga bunga" ci ha insegnato è che la morale si può adattare, modificare, cambiare secondo le necessità del momento. Pensiamo al fatto che fino a non molto tempo fa, la prostituzione era considerata come un qualcosa di aberrante che andava combattuto perchè rappresentava una sconfitta della società e il degrado della donna. D'altronde, questo era, più o meno, anche il pensiero del Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna. Non è trascorso molto da allora, eppure oggi prostituzione non è più un fenomeno di degrado, ma è libertà. E chi tenta di frenare questa libertà ricordando che esistono dei principi morali che ci governano, viene tacciato per moralista, bigotto o neo-puritano (utilizzando un neologismo ormai diffuso). La spiegazione del cambiamento è ovvia: essendo stato beccato con le mani nel sacco il premier, si cerca di far trasparire il messaggio che a casa propria ognuno è libero di far quel che gli pare e piace e passa anche il cattivo messaggio che, dopotutto, l'uno ha naturali istinti che devono pur esser soddisfatti.
Pensandoci bene, lo stesso è avvenuto con l'omosessualità: prima ritenuta immorale, oggi ritenuta normale manifestazione sessuale. E visto che manipolare la morale è davvero semplice, ora si tenta di varcare una nuova soglia: la pedofilia come “variante naturale della sessualità". Ecco, ora la scienza potrà giustificare anche quello che la natura stessa considera come un orrore. Il sito dell'Unione dei Cristiani Cattolici Razionali, con lavoro eccellente, ci mostra chi e come si stia cercando di modificare nuovamente la morale e la coscienza dell'opinione pubblica:
In Canada alcuni parlamentari hanno proposto di modificare le leggi contro la pedofilia ed esperti di psicologia hanno sostenuto che essa è una “variante naturale della sessualità” paragonabile all’omosessualità.
E’ accaduto il 14 febbraio scorso e gli esperti in questione sono il dottor Vernon Quinsey, professore emerito di psicologia presso la Queen’s University e il dottor Hubert Van Gijseghem, ex professore di psicologia presso l’Università di Montreal. Da qualche anno esistono orientamenti sessuali che sono definiti “perversioni” (come il feticismo, la zoofilia, la coprofilia, la necrofilia…) e orientamenti sessuali che sono “varianti naturali della sessualità umana”. Quando un orientamento sessuale passa dalla prima alla seconda categoria, spiega Roberto Marchesini su Libertà e Persona deve essere immediatamente accettato con tutte le sue conseguenze. Infatti il dottor Van Gijseghem ha aggiunto che non è possibile modificare questo orientamento e il solo tentativo è una pazzia, come il tentativo di cambiare qualunque altro orientamento sessuale. Il parallelismo con l’omosessualità è evidente per tutta l’udienza e infatti uno dei parlamentari, l’onorevole Lemay, commenta: «Ricordo un periodo, non troppo tempo fa, quando l’omosessualità era considerata una malattia. È ormai accettato, la società ha accettato, e anche se alcuni si rifiutano di riconoscerlo, è accettato». Lo psicologo conferma: «Certamente la pedofilia va paragonata all’omosessualità o all’eterosessualità. Come questi due orientamenti, anche i pedofili non cambiano il loro orientamento sessuale» (cfr. LifeNews 28/2/11).
In altre parole, è solo questione di tempo: prima o poi la società sarà pronta (abbastanza matura? Libera da moralismi di tipo religioso?) ad accettare anche la pedofilia come “variante naturale della sessualità umana”. In realtà, si legge su Greeley Gazete, nel luglio del 2010 la Harvard Health Publications ha dichiarato ufficialmente che «la pedofilia è un orientamento sessuale e difficilmente cambierà». E’ riportato anche il pensiero di Milton Diamond, docente dell’Università delle Hawaii, direttore del Centro del Pacifico di “Sesso e Società” e sostenitore dell’accesso degli omosessuali al servizio militare, il quale ha dichiarato che «la pedopornografia potrebbe essere vantaggiosa per la società, perché i pedofili potrebbero usarla come sostituto al sesso con i bambini». Linda Harvey ha invece dichiarato che «gruppi di sostenitori dei diritti dei gay stanno tentando di aprire la sessualità ai bambini in giovane età. Ci sono anche centri di comunità gay in Ohio che accettano bambini di 10 o 11 senza il consenso dei genitori».
Del resto, -continua Marchesini- gli argomenti usati per convincere l’opinione pubblica che l’omosessualità sia una “variante naturale della sessualità umana” valgono anche per la pedofilia: la pedofilia era diffusa in società molto diverse e lontane dall’attuale (antica Grecia), “quindi” è naturale. Il dottor Kinsey, nei suoi rapporti (“Il comportamento sessuale della donna”, Bompiani, Milano 1956, pp. 159-160), spiega che non c’è nulla di strano in rapporti sessuali tra bambini ed adulti, a parte l’allarmismo ingiustificato da parte di genitori, assistenti sociali e poliziotti che traumatizzano, loro si, non i pedofili, i bambini. Ha continuato lo psicologo durante l’audizione: «La verità è che i pedofili hanno una preferenza esclusiva per i bambini, ed è come avere un orientamento sessuale».
Nel 1994 anche la pedofilia egosintonica (come l’omosessualità egosintonica nel 1980) è stata tolta dal DSM, il manuale diagnostico dell’American Psychiatric Association. Salvo, poi, essere nuovamente inserita nella successiva edizione a causa delle proteste da parte delle associazioni di genitori. Come ha detto l’onorevole Lemay, la società non è ancora pronta.
Capire la Santa Messa - Ultimo Appuntamento
10 anni fa
1 commenti: on "Cambia la moralel: pedofilia è “variante naturale della sessualità”"
Io non oso immaginare a cosa si andrebbe incontro se si legalizzasse una cosa evidentemente anomala...
Spaventa tanto la cecità di queste persone...
La morale sembra per questi una cosa astratta perché incapaci di vedere alla Verità. Per loro l'uomo è una bestia che deve soddisfare ogni suo impulso, quando in realtà l'uomo è solo malato di peccato, e come ogni grave malattia, questa uccide.
Non so che altro aggiungere davanti a queste cose, se non che si sta realizzando il peggiore degli incubi...
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