Il cuore del cristianesimo è l'amore: tutto il Vangelo di Gesù Cristo si può tradurre con questa parola dai confini indefiniti: infatti, nessuno può dare un confine all'amore e nessuno può misurarlo perchè l'amore è una forza al di sopra di noi e che a malapena riusciamo a comprendere. Ma c'è chi, forse, riesce ad andare oltre la mera comprensione e scopre che l'amore è una forza davvero grande che si alimenta ogni giorno di più, attraverso la vicinanza, la solidarietà, la carità e la condivisione. Oggi scopriamo (attraverso AsiaNews.it) la testimonianza di un uomo che ha compreso queste cose, dandoci una meravigliosa testimonianza d'amore: una luce splendente in una mare sempre più tenebroso.
Jaela (AsiaNews) – “Quello che fate al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me”: nelle parole di Matteo (Mt 25:40), il cattolico Martin Costa ha fondato, nel 1991, il “Purnodaya”, un istituto che aiuta i bambini di strada e le loro famiglie (i cosiddetti “scavengers”). In particolare, da vent’anni il centro si occupa di provvedere all’istruzione dei più piccoli, per toglierli dalla strada e dare loro i mezzi per cambiare vita. Lo scorso 8 aprile alcuni ragazzini hanno messo in scena la Via Crucis. In quell’occasione, hanno raccontato che grazie all’istituto hanno sperimentato amore, accettazione, gioia e libertà, per la prima volta nelle loro vite.
Martin Costa, 72 anni, è un ex seminarista. Il fondatore e presidente del Purnodaya ha raccontato ad AsiaNews come è nata la sua missione: “Ero nel Regno Unito, conducevo una vita e un lavoro come tanti, ma sentivo in continuazione una voce dentro di me che mi diceva ‘torna indietro, fai qualcosa’… era la voce di Gesù. Così sono tornato in Sri Lanka e ho iniziato a incontrarmi con queste persone”. “Oggi, guardando indietro lungo i vent’anni di quest’esperienza – spiega – vedo come i piccolissimi gesti di carità dell’inizio hanno preparato il lavoro fondamentale di questo cammino, ispirato da Gesù”.
Era il 1988. All’inizio, Martin andava a trovare queste persone ogni domenica sera. Col tempo è riuscito a instaurare un rapporto di fiducia: assisteva i malati, partecipava ai loro funerali, e in cambio queste famiglie lo accoglievano nelle loro baracche offrendogli del tè. “Io con la mia famiglia – spiega – ci sentivamo fortunati abbastanza da poter fare loro visita e condividere la loro agonia e disperazione”. Gli scavengers rappresentano una delle comunità più sfortunate dello Sri Lanka. Di origini tamil, sono spesso emarginati e conducono una vita ai limiti della società. Svolgono piccoli lavori, quando li hanno, e sono quasi tutti analfabeti.
Dopo due anni a contatto con loro, il sig. Costa è riuscito a ottenere alcuni fondi dall’agenzia inglese Cafford, che ha investito nella costruzione di una struttura vicino a Jaela (20 chilometri a nord di Colombo). “Con la benedizione del Signore, il 25 maggio 1991 abbiamo aperto il nostro centro e il 10 giugno abbiamo iniziato i primi corsi. Nel 1994 abbiamo creato un programma educativo completo, rivolto ai bambini in età pre-scolare fino agli adolescenti”.
Il Purnodaya fornisce anche un doposcuola pomeridiano, durante il quale i ragazzi possono frequentare corsi “edificanti”, di preparazione a quello che verrà dopo la scuola: musica, canto, arte, danza, artigianato, ma anche cultura generale, igiene, economia domestica, comunicazione e relazioni umane. Dopo otto anni di scuola, i ragazzi sono in grado di conseguire il General Certificate of Education Ordinary level examination (O/L). Il superamento di questo esame dà accesso a determinati impieghi, sia privati che statali.
Dei programmi promossi dall’istituto si occupano quattro insegnanti, un ex allievo di nome Chandra – che cura inoltre l’intera struttura – e il signor Costa in persona. Di tanto in tanto, il centro si avvale di alcuni volontari sia locali che stranieri.
Il Purnodaya è un istituto che sopravvive grazie alle donazioni di benefattori, regolari e non. Chi fosse interessato ad aiutare questi bambini, può contattare Martin Costa via telefono (+94 777826388), mail (mtcosta@sltnet.lk) o tramite skype (martin.costa15).
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