lunedì 6 dicembre 2010

Un nuovo cammino - La Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica - II

 Continua il percorso di studio della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica: un valore importantissimo e valido per tutti gli uomini di buona volontà, il che lo rende molto trasversale e utile alla causa generale. Oggi leggiamo la parte introduttiva del Compendio che mostra il vivo interesse della Chiesa nel continuare ad annunciare il Vangelo anche nel terzo Millennio, rivolgendosi a tutti gli uomini e a tutte le donne di buona volontà. Non solo, essa spiega anche che l'amore è la via per migliorare i rapporti sociali degli uomini, per portare pace, giustizia ed equità nelle loro relazioni. In sostanza si tratta di capire che l'amore di Dio non è una cosa che deve essere accantonata solo per il privato: l'amore di Dio è la chiave per migliorare non solo noi stessi, ma anche per migliorare gli altri, essendo sensibili alle loro sollecitazioni, ai loro problemi e alle loro preoccupazioni. La politica se permeata dall'amore vero, simile a quello che Dio prova verso l'uomo, può davvero diventare un prezioso strumento per il conseguimento del bene collettivo, risolvendo i problemi dei più deboli e degli emarginati e divenendo così un punto di riferimento fondamentale nella vita sociale ed economica della nazione. Ecco perchè è importante tenere a mente la Dottrina Sociale della Chiesa: essa sensibilizza la nostra coscienza e ci spinge a vedere con gli occhi dell'amore per ricercare l'equità e la giustizia:

COMPENDIO
DELLA DOTTRINA SOCIALE
DELLA CHIESA


INTRODUZIONE

UN UMANESIMO INTEGRALE E SOLIDALE


a) All'alba del terzo millennio

1 La Chiesa, popolo pellegrinante, si inoltra nel terzo millennio dell'era cristiana guidata da Cristo, il « Pastore grande » (Eb 13,20): Egli è la Porta Santa (cfr. Gv 10,9) che abbiamo varcato durante il Grande Giubileo dell'anno 2000.1 Gesù Cristo è la Via, la Verità e la Vita (cfr. Gv 14,6): contemplando il Volto del Signore, confermiamo la nostra fede e la nostra speranza in Lui, unico Salvatore e traguardo della storia.

La Chiesa continua a interpellare tutti i popoli e tutte le Nazioni, perché solo nel nome di Cristo è data all'uomo la salvezza. La salvezza, che il Signore Gesù ci ha conquistato « a caro prezzo » (1 Cor 6,20; cfr. 1 Pt 1,18-19), si realizza nella vita nuova che attende i giusti dopo la morte, ma investe anche questo mondo nelle realtà dell'economia e del lavoro, della tecnica e della comunicazione, della società e della politica, della comunità internazionale e dei rapporti tra le culture e i popoli: « Gesù è venuto a portare la salvezza integrale, che investe tutto l'uomo e tutti gli uomini, aprendoli ai mirabili orizzonti della filiazione divina ».2

2 In quest'alba del terzo millennio, la Chiesa non si stanca di annunciare il Vangelo che dona salvezza e autentica libertà anche nelle cose temporali, ricordando la solenne raccomandazione rivolta da san Paolo al discepolo Timoteo: « Annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero » (2 Tm 4,2-5).

3 Agli uomini e alle donne del nostro tempo, suoi compagni di viaggio, la Chiesa offre anche la sua dottrina sociale. Quando, infatti, la Chiesa « compie la sua missione di annunziare il Vangelo, attesta all'uomo, in nome di Cristo, la sua dignità e la sua vocazione alla comunione delle persone; gli insegna le esigenze della giustizia e della pace, conformi alla sapienza divina ».3 Tale dottrina ha una sua profonda unità, che sgorga dalla Fede in una salvezza integrale, dalla Speranza in una giustizia piena, dalla Carità che rende tutti gli uomini veramente fratelli in Cristo: è un'espressione dell'amore di Dio per il mondo, che Egli ha tanto amato « da dare il suo Figlio unigenito » (Gv 3,16). La legge nuova dell'amore abbraccia l'intera umanità e non conosce limiti, poiché l'annuncio della salvezza in Cristo si estende « fino agli estremi confini della terra » (At 1,8).

4 Scoprendosi amato da Dio, l'uomo comprende la propria trascendente dignità, impara a non accontentarsi di sé e ad incontrare l'altro in una rete di relazioni sempre più autenticamente umane. Uomini resi nuovi dall'amore di Dio sono in grado di cambiare le regole e la qualità delle relazioni e anche le strutture sociali: sono persone capaci di portare pace dove ci sono conflitti, di costruire e coltivare rapporti fraterni dove c'è odio, di cercare la giustizia dove domina lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Solo l'amore è capace di trasformare in modo radicale i rapporti che gli esseri umani intrattengono tra loro. Inserito in questa prospettiva, ciascun uomo di buona volontà può intravedere i vasti orizzonti della giustizia e dello sviluppo umano nella verità e nel bene.

5 L'amore ha davanti a sé un vasto lavoro al quale la Chiesa vuole contribuire anche con la sua dottrina sociale, che riguarda tutto l'uomo e si rivolge a tutti gli uomini. Tanti fratelli bisognosi attendono aiuto, tanti oppressi attendono giustizia, tanti disoccupati attendono lavoro, tanti popoli attendono rispetto: « È possibile che, nel nostro tempo, ci sia ancora chi muore di fame? chi resta condannato all'analfabetismo? chi manca delle cure mediche più elementari? chi non ha una casa in cui ripararsi? Lo scenario della povertà può allargarsi indefinitamente, se aggiungiamo alle vecchie le nuove povertà, che investono spesso anche gli ambienti e le categorie non prive di risorse economiche, ma esposte alla disperazione del non senso, all'insidia della droga, all'abbandono nell'età avanzata o nella malattia, all'emarginazione o alla discriminazione sociale. ... E come poi tenerci in disparte di fronte alle prospettive di un dissesto ecologico, che rende inospitali e nemiche dell'uomo vaste aree del pianeta? O rispetto ai problemi della pace, spesso minacciata con l'incubo di guerre catastrofiche? O di fronte al vilipendio dei diritti umani fondamentali di tante persone, specialmente dei bambini? ».4

6 L'amore cristiano spinge alla denuncia, alla proposta e all'impegno di progettazione culturale e sociale, ad una fattiva operosità, che sprona tutti coloro che hanno sinceramente a cuore la sorte dell'uomo ad offrire il proprio contributo. L'umanità comprende sempre più chiaramente di essere legata da un unico destino che richiede una comune assunzione di responsabilità, ispirata da un umanesimo integrale e solidale: vede che questa unità di destino è spesso condizionata e perfino imposta dalla tecnica o dall'economia e avverte il bisogno di una maggiore consapevolezza morale, che orienti il cammino comune. Stupiti dalle molteplici innovazioni tecnologiche, gli uomini del nostro tempo desiderano fortemente che il progresso sia finalizzato al vero bene dell'umanità di oggi e di domani.



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