sabato 29 gennaio 2011

Approvata mozione in difesa della libertà di religione

Nel passato vi abbiamo mostrato i segni della persecuzione che i nostri fratelli cristiani stanno subendo soprattutto nelle terre medio-orientali. Oggi vi vogliamo aggiornare sulla risposta che le istituzioni europee stanno finalmente dando per tentare di difendere la libertà di religione in quelle terre che conoscono solo il dominio e la violenza. Prima c'è stato un intervento dell'Europarlamento e l'altro giorno abbiamo finalmente avuto una netta presa di posizione del Consiglio d'Europa che ha votato quasi all'unanimità la mozione in favore della libertà religiosa. Si registrano purtroppo anche dei voti contrari che mostrano certamente come ci sia ancora chi non ha compreso che la libertà di religione è la base di ogni relazione pacifica. Non si tratta solo di tutelare i cristiani, ma di tutelare tutti coloro che professano liberamente la propria fede. Non si può, nel 2011, continuare a reprimere con la violenza i credi altrui e le professioni di religione. Dunque finalmente una giusta iniziativa da parte delle istituzioni che approfondiamo tramite una parte dell'articolo di Avvenire:

L’assemblea del Consiglio d’Europa si schiera a grandissima maggioranza nel condannare le violenze contro i cristiani in Medio Oriente e nell’auspicare precise iniziative in loro difesa: chiede ai governi europei un elenco di misure contro i Paesi che «deliberatamente non tutelano la libertà di religione, compresa la libertà di cambiare la propria»; li invita a istituire un «organismo permanente di vigilanza» e a varare «d’urgenza» una vera «strategia» di difesa di questo elemento essenziale dei diritti dell’uomo; li incita a tenere conto del problema con una «clausola di democrazia» quando negoziano o gestiscono accordi di cooperazione.
La risoluzione infatti invita i governi a tener ben presente che «se non vengono adeguatamente affrontati i problemi della bassa natalità e dell’emigrazione, aggravati in alcune zone dalla discriminazione e dalle persecuzioni, le comunità cristiane rischiano di sparire dal Medio Oriente, regione nella quale ha avuto origine il cristianesimo». D’altro canto, si legge testo, «la scomparsa delle comunità cristiane dal Levante metterebbe in pericolo anche l’islam perché sarebbe un segnale di vittoria del fondamentalismo».
Nel ricordare che il 75% delle violenze anti-religiose sono patite dai cristiani, il documento cita i massacri di fedeli nella cattedrale cattolica siriana di Baghdad e in una chiesa copta di Alessandria d’Egitto come «eventi particolarmente tragici» in una catena di «attacchi contro le comunità cristiane che si stanno moltiplicando in tutto il mondo».

Tra i primi a commentare il voto, il presidente dell’Udc Rocco Buttiglione ha detto che «cominciamo a passare dalle parole ai fatti» e ha constatato che, grazie al Ppe, l’Europa riconosce la «centralità di questo problema impegnando i Paesi membri ad agire concretamente». Per le senatrici Idv, Patrizia Bugnano e Giuliana Carlino, l’importanza del testo «sta nel riaffermare che lo sviluppo dei diritti umani, della democrazia e delle libertà civili deve essere la base comune per tutte le relazioni internazionali»

La delegazione turca ha votato contro dopo aver tentato inutilmente di far eliminare un paragrafo che invita Ankara a «chiarire appieno le circostanze» dell’interruzione di Messe di Natale nel Nord di Cipro e di far processare i responsabili. «Chi mi conosce sa quanto io apprezzi gli sforzi che si stanno facendo in Turchia – ha commentato Volontè – e mi dispiace che i colleghi turchi abbiano votato in questo modo: quel paragrafo non era un attacco ma piuttosto un incoraggiamento da cogliere in positivo ma purtroppo così non è stato».

Franco Serra
Digg Google Bookmarks reddit Mixx StumbleUpon Technorati Yahoo! Buzz DesignFloat Delicious BlinkList Furl

1 commenti: on "Approvata mozione in difesa della libertà di religione"

Anonimo ha detto...

Questa è sicuramente una notizia buona, ma che deve tenere i governi sempre in allerta e insistere su questo argomento, che nella libertà religiosa troverà sicuramente motivo di pace fra i popoli. Riguardo la Turchia che ambisce ad essere membro della comunità Europea, deve prima cambiare mentalità. Io non sono favorevole che entri in Europa, fino a che le leggi dello stato si manterranno discriminanti per le altre religioni. E' vero, senza libertà religiosa non ci potrà mai essere pace. Auspico perciò che l'Europa difenda quella povera gente perseguitata da fanatici che di religioso non hanno nulla, ma sono solo delinquenti.
Grazie dell'informazione.

Posta un commento