
Non si può prevedere quando e a chi arriverà la chiamata del Signore. Di certo nel trambusto delle sfilate, Julio Abalsamo non si aspettava che la chiamata arrivasse proprio a lui. E invece, il modello di Prada ha improvvisamente sentito la conversione religiosa che lo ha spinto ad indossare l’abito talare e ad intraprendere la strada che ieri lo ha portato a celebrare la sua prima messa a Diano Marina, in provincia di Savona, nella chiesa di Sant’Antonio Abate. Una storia in netta controtendenza dopo che a Pitti Uomo è arrivato in passerella un Cristo in croce con la giacca.
In effetti la storia di don Julio Abalsamo potrebbe essere vista come un segnale positivo in un mondo – quello dell’alta moda – da sempre visto come privo di una reale profondità di spirito e di pensiero. Un mondo fatto di apparenze e dove conta solo la superficie delle cose che deve essere necessariamente bella. Julio però è andato oltre e ha seguito una vocazione dell’anima. “Non rinnego il passato, anzi è stata una esperienza, che come tutte le esperienze di lavoro, aiuta a crescere - afferma il neo sacerdote -. Non dimentico, quindi, il passato, ma oggi penso al futuro”. Un futuro che è ben lontano dai riflettori delle passerelle e che trova la sua dimensione perfetta nella fioca luce delle candele di una chiesa. “Non sono stato io a scegliere ma è stato Dio a scegliere per me – ha proseguito il sacerdote -. Mi metterò a disposizione di tutti dagli anziani ai giovani”. Più che a Uomini di Dolce e Gabbana, ci troviamo davanti ad uomini di Dio!
Padre Julio Abalsamo porta la professione di modello ad una dimensione molto terrena: un lavoro come un altro che si può smettere in qualsiasi momento e per volontà propria, non perchè i canoni della moda sono cambiati. Questa vicenda ci dimostra che si deve sempre andare oltre le apparenze, anche se sono così belle da farci passare qualsiasi altro pensiero. E della vecchia vita a don Julio rimarrà la cultura della bellezza. “Il regalo più bello? I paramenti sacri che mi hanno confezionato i miei ex colleghi” dichiara con fierezza. E sono davvero belli i paramenti che indossa sull’altare, con lo stesso portamento di quando sfilava, ma, stavolta, con lo sguardo rivolto al cielo e non più ai fotografi. FONTE
1 commenti: on "La conversione di un modello"
Devo dire che l'osservazione fatta nell'articolo mi ha sorpreso positivamente perché non ci avevo pensato: Questa è la risposta di Gesù agli uomini ottenebrati come quelli di Pitti Uomo che Lo offendono da ingrati perché non hanno ancora capito che Dio fatto Uomo si è lasciato crocifiggere anche per loro. Ma più che una risposta questa è una chiamata che Gesù attraverso questo sacerdote rivolge a tutti quelli che vivono nella superficialità.
Un segno da cogliere e da interpretare come chiamata rivolta a quanti vivono nell'illusione del bell'apparire.
Posta un commento