giovedì 13 gennaio 2011

Offeso il Crocifisso (di nuovo)

 Scoperta una nuova blasfemia incredibile, sinonimo di mancanza di rispetto per la fede e il credo altrui. Questa volta Gesù sulla Croce viene ridicolizzato da uno stilista che mostra tutta la sua blasfemia e la sua ignoranza:

All’annuale edizione di Pitti Immagine Uomo, aperta ieri a Firenze, tale Alessandro Cantarelli (“chi era costui?”), presidente di un’azienda omonima di moda, ha trasformato il suo stand in una cappella, con panche, altare, chierichetti e un quadro raffigurante Cristo in croce. Sì, ma vestito alla moda, e un po’ sciamannato, senza corona di spine e segni di percosse e colpi di lancia, naturalmente: camicia sbottonata, fazzoletto nel taschino.
Un bodyguard da discoteca, uno abituato allo struscio a Portofino, e chissà se ha le Tod’s ai piedi. “Devoti allo stile”, lo slogan prescelto, “uno stile ben rappresentato da un personaggio trascendentale”, spiega serafico l’esteta. Si dirà, e allora? Tante proteste, ufficiali e non, perché l’Unione Europea chiede di togliere il crocifisso dalle scuole, e ci si indigna perché un artista della moda lo usa come manichino per la sua collezione?
Il Cristo come uno di noi, la sua sofferenza semmai come emblema dei drammi dell’uomo di oggi, da ostentare, anziché occultare nei luoghi di culto. Par di sentirli, i soloni della critica e della sociologia, interpretare in chiave postmoderna lo scandalo della croce. Ipocriti. La verità è un’altra: la croce è irrisa, umiliata e offesa.
Niente di nuovo, si cominciò con quel bel sedere che pubblicizzava un paio di jeans, “chi mi ama mi segua”. Abbiamo visto cantanti legarsi a una croce sul palcoscenico, scultori d’arte povera crocifiggere ranocchi, siamo abituati alle bestemmie nei salotti della politica e dei talk show. Eppure, in quella Firenze che da 800 anni espone in Santa Maria Novella il crocifisso di Giotto; in questi giorni, in cui gli intelligenti ascoltano pensosi le parole del Papa, che sferza ancora una volta l’insipienza culturale, l’autodistruzione di un’Europa immemore dei segni che l’hanno formata, la boutade di sto Cantarelli è qualcosa di più che una provocazione. È un’offesa. FONTE


Gesù ha patito pene indicibili per amore dell'uomo, non di un uomo, ma di tutti gli uomini. E come viene ricambiato questo gesto? Non solo con l'infedeltà e l'incredulità, ma anche con la blasfemia e la mancanza di ogni minima forma di rispetto. Quanto dolore, quanta pena per una creatura così debole e infedele. Dobbiamo ringraziare Dio ogni istante della nostra vita perchè continua ad amarci, senza che siamo degni di questo amore.

Noi cristiani siamo chiamati a rispettare gli altri in virtù della laicità: ma perchè gli altri non rispettano noi? Laicità vuol dire solo rispetto di chi non è cristiano oppure ha ancora un significato bivalente? 
E se ancora c'è questa bivalenza di significato, perchè nessuno si scandalizza? Nel silenzio più generale, vengono varcate sempre più soglie e alla fine non so cosa più resterà a tutela dei cristiani e della fede cattolica: penso proprio che l'Unica difesa resterà proprio Gesù!
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2 commenti: on "Offeso il Crocifisso (di nuovo)"

Anonimo ha detto...

Credo che il messaggio che oggi mi hai inviato sia proprio vero caro angel. Ti ho rubato l'articolo e l'ho posto sul canale. Mi sono alzata perchè avevo dimenticato acceso il pc e ora spengo davvero e ti ringrazio tanto per metterci al corrente di queste cose. Sono davvero blasfeme a tal punto da richiamare l'intervento divino. Altro che diluvio universale accadrà qui!! Grazie Angel good night

Angel ha detto...

Hai fatto bene Enza: bisogna diffondere anche queste cose per risvegliare le coscienze dei cristiani. A presto!

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